La crescita inarrestabile nell'Horeca dei vini di Le Grands Chais de France. Intervista alla Country Manager Romina Romano

Abbiamo intervistato Romina Romano, Country Manager di Les Grands Chais de France, leader mondiale nelle vendite di vini francesi per scoprire i segreti alla base del successo dell’operazione del Gruppo nel nostro paese

26 Maggio 2023 - 10:54
La crescita inarrestabile nell'Horeca dei vini di Le Grands Chais de France. Intervista alla Country Manager Romina Romano

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C’è una realtà che negli ultimi cinque anni si è imposta sul mercato della distribuzione di vino in Italia puntando al canale Horeca e alla Grande Distribuzione di alta fascia, macinando numeri impressionanti proprio nel momento di maggiore criticità per il settore, quello della pandemia, e proseguendo la sua corsa senza sosta. È il Gruppo Les Grands Chais de France, leader mondiale nelle vendite di vini francesi e proprietario di importanti Domaine nelle maggiori regioni vinicole d’Oltralpe, dalla Valle della Loira a Bordeaux, dal Languedoc Roussillon alla Provenza, dalla Valle del Rodano fino in Borgogna, Jura e Alsazia. Fondato e guidato da Joseph Helfrich il gruppo conta un giro d’affari in Italia che nel 2022 ha toccato i 6 milioni e 800 mila euro contro i 5 milioni e 600 mila del 2021. Sostenuto da una efficace strategia commerciale e di marketing che evidentemente continua a produrre i suoi frutti, Les Grands Chais de France è riuscito a sostenere un trend che risulta ancora più significativo se si considera che i valori delle vendite sono raddoppiati rispetto al 2019 (3.318.826 euro) e al 2020 (3.528.220 euro). In termini di volumi si è passati dalle 832.000 bottiglie del 2019 e 2020 a 1.132.000 del 2021 per raggiungere 1.300.000 nel 2022 con una presenza capillare in ristorazione, hôtellerie ed enoteche, ma anche nelle principali piattaforme di vendita online.

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La famiglia Helfrich

Merito del grosso lavoro svolto dalla Country Manager Romina Romano che abbiamo intervistato in occasione dell’ultima edizione di Vitigno Italia per scoprire i segreti alla base del successo dell’operazione del Gruppo nel nostro paese e per alcune anticipazioni sulle prossime mosse e iniziative. Romina quando avete deciso di puntare sul mercato italiano quali sono i fattori sui quali avete fatto leva per ottenere una penetrazione cosi significativa e cosa vi ha permesso di far breccia in un momento così difficile come quello della pandemia? La strategia chiave di Les Grands Chais de France si basa sull’accorciare la filiera che lega produttore e consumatore finale. Avendo diverse proprietà - 72 in Francia, una in Spagna, una in Cile e due in Sudafrica – e distribuendo in esclusiva alcune delle più prestigiose realtà a livello internazionale (dalla Francia alla Napa Valley includendo i più vocati Paesi al mondo), Les Grands Chais de France riesce ad essere maggiormente competitivo, offrendo agli italiani vini con un interessante rapporto qualità – prezzo. Quali sono i plus della vostra offerta e cosa apprezzano di più gli operatori dell’Horeca e della Grande Distribuzione di alta fascia nel rapporto con Les Grands Chais de France? Essendo un interlocutore diretto sul mercato, senza intermediari, diamo la possibilità ai nostri clienti del canale Horeca, dell’online e della grande distribuzione di ottimizzare i costi. Si pensi ad esempio, che in un unico magazzino, con una sola spedizione, si possono ritirare etichette di aree diverse della Francia: Alsazia, Languedoc, Bordeaux, Jura, Loira, Borgogna, Valle del Reno e Provenza. Lo sviluppo di una filiera corta ha permesso sicuramente di sviluppare il canale Horeca italiano al quale Les Grands Chais de France si rivolge con una rete capillare di agenti che fa riferimento ad un nostro magazzino su territorio nazionale. Questo consente di avere un rapporto di consegna diretto, saltando i passaggi intermedi. Non va sottovalutata inoltre la scelta di affidare ogni mercato a un country manager locale: la presenza di un interlocutore che parli la stessa lingua e conosca il mercato agevola sicuramente i rapporti commerciali. Quali sono i vini che hanno più successo e quali evoluzioni avete rilevato nella domanda negli ultimi anni? Gli italiani hanno una grandissima cultura in materia di spumanti e non è un caso infatti che una delle tipologie in costante ascesa siano proprio i Crémant, bollicina metodo classico francese che produciamo in Jura, Alsazia, Limoux ma anche Borgogna. La Borgogna rimane una grande regione vinicola per gli appassionati italiani che vendiamo bene soprattutto nella medio-alta ristorazione. Si guarda con interesse anche ai Bordeaux con la possibilità di bere grandi vini a prezzi ancora accessibili, anche stando su un Saint Emilion o sull’Haut Medoc. Il Gruppo Les Grands Chais de France sta crescendo attraverso acquisizioni anche in aree geografiche distinte rispetto alla Francia, non ultime le proprietà in Cile e Sud Africa. Ci sono nuove operazioni all’orizzonte? Quanto conta diversificare e ampliare la vostra offerta aggiungendo altre referenze espressioni di territori distanti e distinti rispetto a quello francese? Les Grands Chais de France che nel marzo del 2021 ha finalizzato l’acquisto della tenuta Las Niñas, 80 ettari nel cuore della pregiata denominazione Apalta, ha aggiunto altri 150 ettari nella denominazione Leyda, altra area vocata del Paese sudamericano. Lo scorso autunno il gruppo ha firmato l’acquisizione della tenuta di Neethlingshof con una lunga e ricca tradizione di vinificazione a Stellenbosch, la seconda area vinicola più antica e prestigiosa del Sudafrica. Diversificare l’offerta ed essere in grado di proporre al mercato italiano etichette da alcune delle migliori aree enologiche a livello mondiale è uno dei nostri grandi punti di forza. Soprattutto perché riusciamo a farlo accorciando la filiera tra il produttore (noi) e il consumatore finale. Tornando all’Italia quali obiettivi di crescita vi ponete nel medio termine? Punterete anche sul segmento no alcool? Continuiamo a percepire un trend in crescita del segmento no alcool, legato probabilmente alla maggiore attenzione per uno stile vita più sano, soprattutto da parte dei più giovani. Per questo stiamo sviluppando etichette senza alcol anche della nostra proprietà Arthur Metz in Alsazia. In Italia oggi registriamo ottime performance di vendita con il nostro Gin analcolico Antidote.

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Romina Romano
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