Quale sarà il futuro dei bar: tendenze emergenti e sfide per il prossimo decennio
Per lo studio di CGA by NIQ e SIP il futuro dei bar è dettato da tre tendenze: glocalizzazione, moderazione e crescente ruolo dei social media

INDAGINI E RICERCHE - Il futuro per i bar è promettente a patto che sappiano cogliere le grandi tendenze emergenti: glocalizzazione, moderazione e il ruolo sempre più centrale dei social media. È questo ciò che rivela lo studio intitolato "I Bar nel 2035: Insight dai Leader", condotto da CGA by NIQ e SIP by Pernod Ricard.
Le visioni di nove tra i più celebri nomi del settore – racchiuse nel report – sono emerse durante un’esclusiva tavola rotonda tenutasi a Madrid ed organizzata nell'ambito delle celebrazioni dei 50 migliori bar al mondo. Promosso da CGA by NIQ e SIP, l'evento ha indagato lo stato attuale dei bar nel 2025, tracciando opportunità e sfide che segneranno il prossimo decennio.
Glocalizzazione
I leader del settore hanno evidenziato come i consumatori di oggi cerchino sia grandi marchi internazionali sia esperienze dal forte carattere locale. A livello globale, un quarto (24%) degli acquirenti ritiene che sia diventato più rilevante, rispetto a un anno fa, che le bevande consumate provengano dal proprio Paese. Inoltre, la crescente attenzione alla sostenibilità potrebbe rafforzare l’interesse verso i prodotti a provenienza locale. “Ci sarà una maggiore enfasi sui bar e ristoranti che capiscono di essere parte integrante del paesaggio culturale di un luogo”, ha osservato Remy Savage, direttore creativo di Le Sydnicat e La Commune e vincitore del titolo di miglior bartender internazionale dell'anno.
Le sfide
Il report esplora anche alcune delle sfide che il settore è chiamato ad affrontare nel 2025 strettamente legate allo staff – tra cui assunzione, fidelizzazione, motivazione e benessere. Il Global Bartender Report di CGA by NIQ rivela che se il 72% del personale dei bar intende rimanere nel settore per il prossimo futuro, il 46% sta attualmente cercando di trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata. “Un ambiente di lavoro positivo è la chiave per attrarre talenti, trattenere persone valide e per il benessere psicologico”, ha specificato Indra Kantono, cofondatore di Jigger & Pony Group.
I social media
I protagonisti del dibattito si sono poi soffermati sul ruolo dei social media. Infatti, le piattaforme stanno trasformando il modo in cui i bar e i player del mercato plasmano il comportamento dei consumatori e viceversa. I dati di CGA by NIQ mostrano che se il 72% dei clienti ha visitato un determinato bar dopo averlo visto sulle piattaforme social oppure online, il 66% ha acquistato una specifica bevanda o prodotto alimentare dopo averlo scoperto sui social. È quindi probabile che, nei prossimi dieci anni, gli influencer avranno un impatto ancora più forte sulle scelte in fatto di drink. “Ci sono persone su TikTok e Instagram che nessuno di noi ha mai sentito nominare, ma che condizionano il comportamento dei consumatori più di noi e di chiunque altro”, ha precisato Danil Nevsky, fondatore di Indie Bartender, Vagabond Project e Daiquiri Kombat Klub (DKK).
Tuttavia, cresce anche l'interesse a disconnettersi dalla cultura “always-on” dei social, con alcune persone che riscoprono esperienze più significative nel mondo offline. Priyanka Blah, fondatrice di The Dram Attic, ha infatti raccontato: “La disconnessione nell'On-Premise diventerà fondamentale perché conduciamo vite molto frenetiche. Non vogliamo cedere a questa pressione 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.
Movimento di moderazione
La ricerca di CGA by NIQ rivela che i consumatori che moderano l'assunzione di alcol possono rappresentare un mercato in crescita se bar e marchi sono in grado di offrire loro le opzioni di alta qualità che richiedono. Infatti, sebbene il 32% dei consumatori On-Premise dichiari di bere o ha intenzione di ridurre l’assunzione di alcool rispetto a un anno fa, vi è ancora la volontà di consumare fuori casa e avere esperienze migliori. Ciò sta portando a un aumento delle opzioni di bevande premium, sia alcoliche che analcoliche. “Le alternative senza alcol e quelle più leggere sono un'ottima opzione nei bar”, ha commentato Remy Savage.
Ulteriori approfondimenti
L'esclusivo report “Bar nel 2035”, realizzato da CGA by NIQ e SIP by Pernod Ricard, illustra diverse significative tendenze e questioni che avranno un impatto su gestori dei bar e fornitori nei prossimi anni, tra cui:
- Crescente interesse da parte dei consumatori per cocktail semplici e sobri, meno sofisticati e con un buon rapporto qualità-prezzo.
- Aumento della disponibilità di prodotti alternativi per il miglioramento dell'umore, tra cui bevande a base di nootropi e CBD.
- La necessità per le imprese di adattarsi rapidamente in un mondo volatile dopo le sfide derivanti da recessioni, COVID, conflitti e inflazione elevata e persistente.
Dylan Battick, Consumer Research Manager di CGA by NIQ, ha affermato: “Il settore dei bar è uno dei più dinamici e vivaci nel panorama dell'ospitalità mondiale e questa ricerca chiarisce che i gestori dei locali, i team e i fornitori devono aspettarsi molto dal prossimo decennio. Ci saranno indubbiamente anche delle sfide e tutte le aziende dovranno essere agili, focalizzate sull'ospite e in grado di seguire i trend e le tematiche più salienti. Abbiamo voluto organizzare un incontro fisico volto al confronto e stilare questo report per favorire, tra aziende e baristi, la collaborazione, un elemento quest’ultimo che si rivelerà essenziale per gli anni a venire”.
Roland Krupinski, Head of global On-Trade development di SIP by Pernod Ricard, ha dichiarato: “Mai prima d'ora un gruppo così eterogeneo e talentuoso si era incontrato per una tavola rotonda sul futuro del commercio dei bar, e non potrei essere più orgoglioso del risultato. Organizzata da SIP by Pernod Ricard, la nostra piattaforma di Trade Advocacy riunisce i principali leader del mercato per discutere di argomenti più importanti e d'impatto. Il SIP è il nostro forum globale per CONDIVIDERE idee, ISPIRARE il settore a fare scelte più coraggiose e GUIDARE i progressi che non solo elevano la filiera ma migliorano anche l’esperienza degli ospiti. Questo, si allinea perfettamente alla mission di Pernod Ricard di “créateurs de convivialité”: mantenere gli operatori del settore motivati, ascoltare i loro insight e collaborare per favorire la crescita del mercato”.
I partecipanti alla tavola rotonda
I nove partecipanti alla tavola rotonda CGA by NIQ e SIP by Pernod Ricard sono stati:
• Priyanka Blah, fondatrice di The Dram Attic;
• Simone Caporale, fondatore di Muyu, P(OUR) e del bar Sips di Barcellona;
• Indra Kantono, cofondatore di Jigger & Pony Group;
• Alex Kratena, cofondatore di Muyu e del bar londinese Tayēr + Elementary;
• Francois Monti, fondatore dell'agenzia Bitterness e autore di quattro libri;
• Sara Moudoulaud del Bar Nouveau di Parigi;
• Danil Nevsky, fondatore di Indie Bartender, Vagabond Project e Daiquiri Kombat Klub (DKK);
• Remy Savage, direttore creativo di Le Sydnicat e La Commune e vincitore del titolo di miglior bartender internazionale dell'anno;
• Anna Sebastian, fondatrice di Anna Sebastian Hospitality e Celebrate Her.
La tavola rotonda è stata co-presieduta da Dylan Battick Consumer Research Manager di CGA by NIQ, e da Charlie Mitchell, Head of Insights and Consumer Research di CGA by NIQ.
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