L'importanza della salubrità dell'aria in ufficio, la ricerca di Initial

Ecco i risultati emersi dalla ricerca che Initial, ha commissionato a BVA Doxa, utile per indagare proprio il tema benessere all’interno di uffici, hotel e spazi di lavoro condivisi

6 Dic 2022 - 14:44
L'importanza della salubrità dell'aria in ufficio, la ricerca di Initial
Finalmente è arrivato, il tanto atteso Natale. Ma cosa c’è davvero da scartare quest’anno? Benessere. Da dedicare ai dipendenti per respirare un’aria più salubre durante il tempo passato in ufficio. E proprio in tema di aria pulita, questo è uno dei regali che maggiormente possono essere apprezzati dai lavoratori italiani che spesso sono costretti a trascorrere molto tempo all’interno di spazi condivisi caratterizzati da aria non salubre a causa dell’inquinamento indoor. Questi i risultati emersi dalla ricerca[1] che Initial, azienda leader mondiale nella fornitura di servizi per l’igiene, la purificazione dell’aria e profumazioni per ambiente, la cui mission è di portare il wellbeing all’interno degli spazi di lavoro condiviso, ha commissionato a BVA Doxa, utile per indagare proprio il tema benessere all’interno di uffici, hotel e spazi di lavoro condivisi. Un tema sempre più sentito all’interno delle aziende italiane che proprio in questo periodo stanno provando ad avviare una profonda rivoluzione per percorrere la direzione del vivere meglio l’ambiente lavorativo. Proprio in questa ottica, una parte del questionario è stata focalizzata sul dannoso tema dell’inquinamento indoor, conosciuto anche come indoor pollution, ovvero una modifica della normale composizione dell’aria atmosferica interna dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze che alterano le normali condizioni di salubrità tali da costituire un pericolo per la salute dell’uomo. Degli intervistati manager di bar-ristoranti, hotel e alberghi, RSA, palestre/spa, uffici e punti vendita non tutti hanno saputo rispondere alla domanda che cosa è “l’inquinamento indoor?”: il 74% ne ha sentito parlare al contrario di un 23.3% che invece non ne ha proprio sentito parlare. Tra questi intervistati solo il 6% ha una piena conoscenza del tema e ne conosce per bene rischi e pericoli. Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il 50% delle persone è colpito da patologie legate all’inquinamento indoor e il 68% di tutte le malattie è correlato proprio alla scarsa qualità dell’aria. Infatti, molto spesso, i livelli di inquinamento interno sono fino a 5 volte superiori rispetto a quelli dell’inquinamento outdoor, solo il 45.5% degli intervistati è a conoscenza di questa informazione mentre il 18% di persone pensa che non ci sia differenza tra inquinamento esterno e interno. Un dato significativo che mostra come effettivamente ci sia ancora moltissimo lavoro di informazione da fare su questo tema e sulla valorizzazione di questi dati. A supporto anche le risposte relative alle ampie scelte di misuratori della qualità dell’aria interna: il 21.7% degli intervistati è molto informato su questi prodotti mentre il 17% non ne sa praticamente nulla. Dalla ricerca emerge anche un dato significativo che mostra una triste realtà: il 50.9% dei manager non è interessato ai prodotti di purificazione dell’aria, poca attenzione a parlare di temi di attualità che rientrano nella sfera del wellbeing. Un argomento sempre più caro ai dipendenti e ai manager che si informano su questo tema tramite web (75.8%) e stampa generalista e specializzata (28.8%). Ancora vivissimo il passaparola, scelto dal 46.2% degli intervistati come mezzo di informazione. Così anche in inverno, quando fuori fa freddo e i riscaldamenti accesi rendono pesante l’aria da respirare, grazie alle soluzioni per la depurazione dell’aria, è possibile garantire aria pulita e salubre a tutti i dipendenti. L’azienda infatti, specialista e professionista del benessere fuori casa grazie ai suoi servizi, contribuisce a diffondere la necessità di vivere in un ambiente quanto più ospitale, naturale e salubre possibile diventando così una vera e propria alleata dei luoghi di lavoro italiani.
Rentokil Initial è il maggior fornitore al mondo di servizi per le aziende. Da oltre 90 anni l’azienda - nata dalla fusione di due società - si occupa di Pest e Hygiene Services. Attiva in oltre 80 Paesi al mondo - in Europa, Asia, Oceania, America e Africa - conta più di 43.000 dipendenti e un fatturato annuo di £ 2.6 miliardi. La filiale italiana opera oggi con due divisioni: Initial Hygiene, specializzata in servizi per l’igiene e marketing olfattivo, che si è ampliata grazie all’acquisizione di CWS-boco Italia, e Rentokil Pest Control, dedicata ai servizi per la disinfestazione e monitoraggio degli infestanti e la disinfezione degli ambienti. Lo staff è composto ora da circa 700 dipendenti, con un personale tecnico suddiviso su molteplici filiali nel territorio nazionale. Nel 2021 la società ha acquisito Gico Systems, azienda italiana specializzata nel pest control e allontanamento volatili.
[1] Wellbeing sul luogo di lavoro, Indagine demoscopica realizzata da BVA-Doxa per Initial Italia attraverso 650 interviste telefoniche (CATI) tra manager e dipendenti operanti nei settori: bar/ristoranti (150), hotel/alberghi (100), RSA (100), palestre/spa (100), uffici (100) e punti vendita (100). Le interviste sono state condotte dal 12 al 27 settembre 2022.
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