Turismo. L'enogastronomia italiana conquista i turisti stranieri (e non solo)
Il cibo e la ristorazione italiana sono gli elementi più apprezzati dai turisti stranieri che visitano l'Italia.

Piazze, spiagge, ma soprattutto cibo. È questa la principale passione dei turisti stranieri al termine del loro soggiorno in Italia. A certificarlo è un’indagine semantica condotta da Sociometrica, che ha analizzato 570mila post social in lingua inglese, rilevando come il cibo e la ristorazione siano gli elementi di successo messi maggiormente in evidenza da parte dei visitatori stranieri.
[contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
Un dato confermato dalla capacità di spesa dei turisti internazionali che nel 2019, ultimo anno prima della pandemia, ammontava a 8,4 miliardi di euro l’anno, cui vanno aggiunti altri 10,1 miliardi garantiti dal turismo interno.
“Anche grazie al green pass – sottolinea il Centro Studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi – nell’estate appena conclusa i turisti hanno aumentato la loro spesa in bar e ristoranti di ben 3 miliardi di euro, ma l’assenza dei flussi internazionali, provenienti in particolare dall’Asia, pesa ancora per oltre 2 miliardi di euro sul comparto. Ecco perché bisogna lavorare tanto per il rilancio di un settore strategico per l’offerta turistica del nostro Paese. Purtroppo l’attuale Pnrr, a nostro avviso, non presta la dovuta attenzione al consolidamento e allo sviluppo dell’enogastronomia e della ristorazione in generale. Un errore da non sottovalutare: solo 150 Comuni italiani su 8.092 non hanno neppure un bar o un ristorante. Il che significa che i Pubblici esercizi svolgono un ruolo di aggregazione e animazione urbana anche nei più piccoli centri abitati. Una particolarità italiana che piace molto ai turisti internazionali, attratti dal nostro modo di vivere il fuori casa”.