Brazzale. A Cibus una novità assoluta: la pizza con burro nell'impasto realizzata da Ciccio Vitiello
Il pizzaiolo gourmet Ciccio Vitiello va oltre le convenzioni e a Cibus con il Burro Superiore Fratelli Brazzale crea una pizza gourmet con un impasto dalla fragranza straordinaria
Il Cibus di Parma è stato per Brazzale il teatro della presentazione di un’assoluta novità: la pizza con burro nell’impasto. È un sodalizio inaspettato e allo stesso tempo straordinario che poteva nascere solo dall’incontro tra due eccellenze, Brazzale, la più antica azienda lattiero-casearia d’Italia di Zanè (Vicenza), e Ciccio Vitiello, giovane pizzaiolo gourmet casertano, già “Migliore Giovane Pizzaiolo d’Italia e del Mondo” secondo 50 Top Pizza nel 2017, accomunati entrambi da un approccio libero e anticonvenzionale.
È nato così un autentico matrimonio del gusto che unisce la pizza al Burro Superiore Fratelli Brazzale.
Questa pizza creativa, realizzata da Ciccio Vitiello, uno dei più noti artigiani della pizza gourmet, che a Casa Vitiello, a Caserta, ha fatto della diversificazione degli impasti il suo marchio di fabbrica, prevede un 30% di Burro Superiore Fratelli Brazzale nell’impasto, che rende la pizza morbida all’interno e leggerissima, con una crosta esterna delicatamente croccante.
Vitiello da sempre studia gli impasti facendo ricerca, tanto che per primo ha creato la “carta degli impasti” con ben 7 proposte tra cui scegliere: tradizionale, alla canapa, al grano arso, multicereali, al finocchietto, alla curcuma e al cacao. Da oggi si aggiunge quello con lo straordinario Burro Superiore Fratelli Brazzale, che, ideale per la panificazione e la pasticceria, si rivela performante anche nell’arte della pizza.
I visitatori di Cibus, dopo una live cooking in cui Vitiello ha realizzato la pizza, hanno potuto degustare e apprezzare questa assoluta novità, un risultato strabiliante, un’estasi per il palato che poteva nascere solo con il Burro Superiore Fratelli Brazzale, un burro senza eguali nato per essere il miglior burro sul mercato, ottenuto da panna di centrifuga la cui zangolatura avviene entro le 24 ore dalla mungitura per conservare tutti gli aromi del latte. Totalmente naturale, ricco di vitamine (A, D, E) e acido linoleico, è anche un prodotto dalle straordinarie proprietà nutritive oltre che dal gusto pieno.
Ad arricchire la poesia di questa pizza un topping goloso di Gran Moravia, altro prodotto di punta di Brazzale, un formaggio a pasta dura stagionato, che compie i suoi primi 20 anni.
Ciccio Vitiello guarnisce questa sua speciale pizza gourmet a base burro con ben quattro varianti e consistenze di Gran Moravia: grattugiato, in cialda, a scaglie e in fonduta.
A completare l’opera, a fine cottura, qualche tocco di confettura di pomodoro San Marzano dal colore rosso intenso e dall'inconfondibile nota agrodolce, altra eccellenza italiana, immancabile sulla pizza.
Ma la Pizza Superiore non è l’unica delizia che è stata sfornata allo stand Brazzale. Ogni giorno sono si sono tenuti appuntamenti, degustazioni e approfondimenti, con una fittissima agenda che ha visto impegnati grandi maestri nella preparazione di autentici capolavori dell’arte e della creatività, in un alternarsi continuo di alcuni dei più apprezzati nomi dell’alta pasticceria italiana, della cucina e della gastronomia: da Giuseppe Daddio e Aniello di Caprio dell’Accademia Dolce&Salato, a Claudio Gatti dell’Accademia Lievito Madre, da Biagio Martinelli a Giuseppe Mascolo. Non è stata una semplice passerella; armati di spatola, fruste, termometro e mattarello i maestri hanno impastato, sfornato, decorato e preparato dolci e salati per tutti i gusti.
Gli chef hanno realizzato golosi incontri dedicati a specifici argomenti. Si è parlato di burro, con i grandi lievitati e la colazione all’italiana, di Gran Moravia, con la pizza superiore di Ciccio Vitiello con impasto al burro superiore fratelli Brazzale e topping evolutivi. E ancora: di Healty & sustainable food, di gastronomia innovativa, del gelato fiordilatte superiore Brazzale e dell’importanza di utilizzare materie prime d’eccellenza.
“Creare emozioni” con bontà ma anche attraverso la bellezza: all’ingresso dello stand, per tutti i giorni della manifestazione, c’è stata anche l’artista Filomena Strusi che ha realizzato splendide decorazioni floreali per le torte con la crema meringata al Burro Superiore Fratelli Brazzale.
L’altro appuntamento fisso, ogni giorno, è stato quello con Nico Iacovera e Vittorio Barra che, lavorando a quattro mani, hanno mostrato tutte le potenzialità di Gran Moravia per la panificazione.
A sovraintendere alla cucina di Brazzale a Cibus due nomi illustri: Aniello Di Caprio e Giuseppe Daddio della Scuola di cucina e pasticceria Dolce&Salato di Maddaloni, con cui Brazzale ha avviato con successo una partnership continuativa.
Brazzale spa Brazzale spa è la più antica impresa lattiero casearia italiana, attiva senza interruzioni almeno dal 1784 (esistono documenti che attestano l’attività di famiglia già dalla metà del Seicento). La famiglia Brazzale originaria dell’altopiano di Asiago scende dal Monte di Calvene a Zanè nel 1898 per avvicinarsi a Thiene, importante centro di mercato e di logistica ferroviaria. Negli anni 20 del Novecento costruisce il primo burrificio industriale con macchine confezionatrici e celle frigorifere, utilizzate anche dagli ospedali del comprensorio. Tra le due guerre la famiglia Brazzale, che ha depositi a Roma ed in Istria, oltre alla storica produzione di burro che prende il marchio Burro delle Alpi, inizia la stagionatura e commercializzazione dei formaggi grana piacentini e lodigiani, che per prima inizia a produrre nel Veneto da dopo la Seconda guerra mondiale. Nel 1954 fonda il Consorzio del Grana Padano ed in quegli anni realizza il nuovo burrificio industriale di Zanè. Gli anni del boom economico sono incalzanti e nel 1968 la famiglia Brazzale realizza il grande caseificio da grana a Campodoro (Pd), con annesso allevamento suinicolo. Nel 1979 nasce il marchio Alpilatte per identificare la linea di prodotti UHT. Il comm. Giovanni Brazzale, patriarca novecentesco, è per molti anni presidente della Banca Popolare di Thiene. Mentre le attività crescono in Italia ed all’estero, si susseguono le generazioni ed all’inizio degli anni 2000 i fratelli Gianni, Roberto e Piercristiano Brazzale, nati e cresciuti a Thiene, prendono il controllo del gruppo realizzando un piano di internazionalizzazione in sintonia con le straordinarie opportunità offerte dai cambiamenti storici di fine ‘900. Dal 2000 danno il via al progetto Gran Moravia, in Repubblica Ceca, ed al progetto “Ouro Branco-Silvipastoril” in Brasile. Nel 2002 realizzano la fusione delle attività industriali con la famiglia di Antonio e Roberto Zaupa di Monte di Malo, specialisti nelle paste filate. Il resto è storia recente. Oggi il gruppo impiega oggi circa 900 addetti, dei quali la metà in Italia, il triplo rispetto al 2000. Raccoglie circa 250 milioni di litri di latte all’anno, produce circa 35.000 tonnellate di prodotti finiti, esportati in oltre 60 paesi nel mondo. Ha creato una propria catena di vendita al dettaglio di 25 negozi per 1,5 mln di clienti ed esercita l’attività in 10 stabilimenti tra Italia, Repubblica ceca, Brasile e Cina. Proprio di recente ha rafforzato la sua presenza nell’alto vicentino con l’apertura del più grande magazzino robotizzato al mondo per formaggi grana, il nuovo impianto di burri speciali di Cogollo del Cengio ed il costruendo centro logistico di Marano Vicentino. Brazzale rappresenta un caso unico in Italia di azienda lattiero casearia fortemente innovativa, perfino rivoluzionaria, capace di espandere la propria catena produttiva fuori dalle corporazioni nazionali su scala internazionale mantenendo fortissimo radicamento e creazione di valore locali, con la creazione di nuovi prodotti evoluzione della tradizione. Nel 2011 ha creato la prima Filiera Ecosostenibile certificata, nel 2013 quantificato per prima il Waterfootprint, nel 2018 ha raggiunto per prima nel settore la neutralità di carbonio grazie alla piantagione di 1,5 milioni di alberi sui propri terreni in Brasile. Nel 2021, prima azienda del settore, ha creato il dipartimento scientifico tecnologico Brazzale Science Center assieme all’Università Statale di Milano. Grazie anche all’apprezzamento internazionale del modello Brazzale, il dr. Piercristiano, responsabile tecnologico del gruppo, è stato eletto nel 2020 presidente della Federazione Mondiale del Latte FIL-IDF, la prima volta per un italiano, e Gian Battista è presidente nazionale di Assocaseari.
Ciccio Vitiello Ciccio Vitiello è uno dei maestri pizzaioli più giovani del panorama italiano della pizza d’eccellenza. A soli 9 anni, Francesco Vitiello, che tutti chiamano già Ciccio, è già con le mani nella pasta. Chi frequenta una delle pizzerie più rinomate dell’epoca nella città di Caserta, conosce quel ragazzino che ha sempre lo sguardo fisso sull’impasto e sul piazzaiolo per imparare il mestiere. Il tempo passa e Ciccio, a soli 18 anni, apre la sua prima pizzeria, ma poi la smania di imparare, di provare, di mettersi in gioco è così grande che parte per gli stati uniti e quando ritorna a casa ha un unico obiettivo: creare un progetto che abbia come protagonista la pizza e il suo profondo legame con il territorio. È così che nasce quello che poi diventa la tanto amata Casa Vitiello, una cascina – o meglio “quattro mura di tufo del Seicento” – che la rendono un luogo unico nel suo genere. Ricerca sugli impasti, lievitazioni e attenzione per le materie prime sono i cardini del lavoro di Ciccio. A Casa Vitiello la tradizione sposa infinite combinazioni di gusto e sostanza, è così che si sceglie tra 7 impasti frutto di studio e lunghe lievitazioni: il tradizionale, la canapa, il grano arso, il multicereali, il finocchietto, la curcuma e il cacao. Tutte le ricette sono realizzate con i migliori prodotti ricercati su tutto il territorio nazionale, con l’attenzione e la cura di chi vuole rispettare la tradizione portandola un passo alla volta verso l’alta cucina.
Migliore Giovane Pizzaiolo d’Italia e del Mondo secondo 50 Top Pizza nel 2017 Miglior Pizzaiolo Emergente per il Gambero Rosso nel 2017 3 Spicchi Gambero Rosso nel 2018 9° posto nella guida alla Migliori Pizzerie d’Italia e del Mondo nel 2019
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