Il Rinascimento nel piatto: Igles Corelli incanta Ferrara

A Ferrara lo chef Igles Corelli realizza uno show-cooking di cucina rinascimentale a Palazzo Pendaglia, valorizzando la tradizione gastronomica estense.

14 Apr 2025 - 15:08
Il Rinascimento nel piatto: Igles Corelli incanta Ferrara

Nel cuore di Ferrara, città dove il Rinascimento non è mai tramontato, lo chef Igles Corelli ha trasformato Palazzo Pendaglia in un teatro gastronomico d'altri tempi. Sabato 12 aprile, il maestro ferrarese d'adozione ha officiato uno spettacolare show-cooking dedicato alla cucina rinascimentale, riportando in vita sapori e tecniche di un'epoca gloriosa. L'evento si è svolto nella splendida dimora rinascimentale che oggi ospita l'Istituto alberghiero "Vergani-Navarra", creando così un simbolico passaggio di testimone tra la tradizione culinaria del passato e i futuri professionisti della ristorazione.

Nato a Ravenna nel 1957, Corelli ha incantato il pubblico con la sua maestria, trasformando ingredienti semplici in opere d'arte commestibili. Ogni movimento preciso, ogni taglio studiato, ogni abbinamento è stato frutto di una cultura gastronomica sterminata, dimostrando come la cucina possa essere una forma d'espressione artistica capace di raccontare la storia e l'identità di un territorio. I piatti presentati - Sformato di zucca violina con vellutata di fagiano, frolla e semi tostati e Branzino ripieno di mortadella, finocchi brasati e olio al basilico - sono stati autentici capitoli della storia gastronomica ferrarese, equilibrando semplicità e raffinatezza, elementi popolari e aristocratici, riflettendo gli eterni contrasti della cucina estense.

"Festina Lente": un progetto per valorizzare il patrimonio UNESCO

Lo show-cooking è stato organizzato nell'ambito di "Festina Lente", un progetto finanziato dal Ministero del Turismo volto alla valorizzazione dei comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori siano ubicati siti riconosciuti dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Per il territorio ferrarese, il finanziamento è stato concesso al sito UNESCO "Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po", nello specifico ai Comuni di Ferrara, Comacchio e Ostellato.

«Progetti come questo rappresentano l'essenza del turismo che vogliamo promuovere», ha commentato Matteo Fornasini, assessore al Turismo del Comune di Ferrara. «Un turismo che sa unire cultura, storia e gastronomia in un'esperienza autentica. Grazie ai fondi del Ministero del Turismo e al riconoscimento UNESCO, possiamo valorizzare il nostro patrimonio gastronomico come merita, rendendolo protagonista di un racconto che parla di Ferrara nel mondo».

La gastronomia come ambasciatrice del territorio

«La Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara crede profondamente nel valore culturale del cibo», ha spiegato Silvia Bozzato, direttrice dell'Associazione. «Questo progetto non è solo un evento gastronomico, ma un viaggio nella memoria dei nostri territori, un modo per raccontare la Ferrara che custodisce i suoi sapori come tesori da tramandare».

Anche Carlo Magri, vicepresidente della Fondazione Palio Città di Ferrara, ha colto l'occasione per ricordare gli eventi che animeranno la città nel mese di maggio legati a questa antichissima consuetudine ludica, sottolineando il legame indissolubile tra tradizioni gastronomiche e patrimonio culturale.

Lo chef Corelli ha offerto una riflessione profonda sul significato culturale della cucina italiana: «Viene naturale pensare a quanto la cucina italiana sia simile alla nostra identità nazionale: complessa, stratificata, apparentemente contraddittoria eppure profondamente coerente. Una cucina che sa essere sofisticata senza essere pretenziosa, ricca senza essere ostentata».

Un ponte tra passato e futuro della gastronomia

L'evento non è stato solo una dimostrazione di abilità culinaria, ma un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso i sapori. Palazzo Pendaglia, con i suoi soffitti affrescati e le sue sale eleganti, ha fornito la cornice ideale: costruito alla fine del XV secolo come residenza nobiliare, oggi è sede dell'Istituto alberghiero, simboleggiando una continuità significativa tra passato e futuro.

Gli studenti dell'istituto alberghiero hanno assistito Corelli durante lo show-cooking, apprendendo non solo tecniche, ma soprattutto un approccio, una filosofia del cibo che valorizza la tradizione proiettandola nel futuro. In un'epoca di omologazione globale, l'evento ha dimostrato come riscoprire e preservare sapori autentici possa rappresentare una forma di resistenza culturale e un modo efficace per promuovere un territorio ricco di storia e tradizioni.

Il pubblico, composto da appassionati, curiosi e turisti, ha seguito con attenzione ogni passaggio, evidenziando come, al di là dei programmi televisivi che trasformano la cucina in competizione, esista ancora un forte interesse per la dimensione didattica e culturale del cibo, inteso come veicolo di conoscenza e preservazione di un patrimonio gastronomico inestimabile.

A Ferrara, tra le mura rinascimentali di Palazzo Pendaglia, il passato gastronomico non è stato solo ricordato: è stato rivissuto, assaporato, celebrato e, soprattutto, consegnato al futuro attraverso le mani sapienti di un grande maestro della cucina italiana.

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