Stefano Zanini premiato “il giovane dell’anno” dalla guida Milano e Lombardia a Tavola 2023
Lo chef patron Stefano Zanini del ristorante MoS a Desenzano del Garda si è aggiudicato il titolo de "Il giovane dell’anno” nella seconda edizione della guida Milano e Lombardia a Tavola

La seconda edizione di Milano e Lombardia a Tavola vede risplendere il territorio bresciano ancor di più con le punte di diamante Stefano Zanini del ristorante MoS a Desenzano del Garda “il giovane dell’anno” e Alberto Gipponi del ristorante Dina “ricerca e innovazione”. Una Guida, la Milat, diretta da Alberto Cauzzi e Andrea Grignaffini in collaborazione con Passione Gourmet ed edita da Post Editori, che va a esaltare la Lombardia e il suo territorio che ad oggi (in particolar modo con Milano vista capitale economica italiana) è senza dubbio il traino per ricerca e tradizione del comparto enogastronomico italiano. La lente d’ingrandimento non è però solo puntata su Milano, ma anche sulle province limitrofe come ad esempio Brescia e Bergamo, nel 2023 insieme anche capitale della cultura, di cui la Guida vuole esaltare prodotti, cibi e sapori locali. Tra i partner storici della Guida che ogni anno danno il loro prezioso contributo per la sua realizzazione Berto's, Riso Scotti, Igor, Villa Sandi, Astoria Wines, Sagna, Distilleria Caffo, Barilla, Acqua Sant’Anna, SG Diet, Pasticceria Loison e Mulino Caputo.

Stefano Zanini e il suo ristorante MoS
Stefano Zanini, classe 1991, forgiato da esperienze stellate e illuminanti come Alain Ducasse a Le Meurice, Norbert Neiderkofler al St Hubertuss in Alta Badia, Christian Puglisi al Relae di Copenaghen e Martina Caruso al Signum a Salina, decide di tornare in terra natìa per sviluppare il suo concetto di cucina complementare, MOS. “Cerco di portare avanti una radice, valorizzandola”: così Stefano comincia il suo racconto di quello che è ad oggi il suo pensiero gastronomico profondamente radicato nel territorio del Lago di Garda.Una terra che, ad ogni piatto, si infila più o meno prepotentemente con ingredienti di Mare e di Terra. Nobilitare il Lago e la sua ricchezza è uno dei moti ispiratori dei piatti in Carta come lo Spaghetto ragout e bottarga oppure la Trota Marmorea, carciofo laccato e verdure invernali. Mattia Moro, 25 anni dirige la sala portando avanti con naturalezza e passione il pensiero gastronomico di Stefano, cercando di metterne in luce tutte le sfaccettature. Artefice di una Carta dei Vini snella, con forte accento sul territorio e sul mondo del vino naturale biodinamico. Ristorante con forte richiamo alla “Bell’Italia” degli anni 50, dove architettura e design erano in fermento idilliaco e colori accesi, geometrie e linee sinuose erano i tratti distintivi di un momento culturale indimenticabile. Ceramiche maioliche alle pareti e un bancone in legno intrecciato accolgono il cliente in un’atmosfera retro vintage.