Cinema e cocktail: commedia, dramma o giallo, il Daiquiri è sempre protagonista

Alla scoperta dei cocktail attraverso i film che hanno fatto la storia del cinema. A partire dal Daiquiri, un classico a suo agio in ogni ruolo

5 Marzo 2025 - 14:39
Cinema e cocktail: commedia, dramma o giallo, il Daiquiri è sempre protagonista
Foto di Nicole Cavazzuti

BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - Difficile trovare punti in comune fra Jerry Thomas, padre della moderna mixology e i fratelli Lumière, inventori del cinematografo. Eppure, da oltre un secolo a questa parte, cocktail e film sono fra i principali protagonisti di tanti momenti di intrattenimento. Due arti e due culture che in molte occasioni si sono incrociate: rivedere pellicole che hanno fatto la storia del cinema è a volte un’ottima occasione per scoprire drink più o meno noti attraverso il grande schermo.

Daiquiri, biografia di un grande attore

Cocktail di origine cubana con rum e lime, il Daiquiri è stato più volte sul set. Del resto stiamo parlando di uno dei più grandi classici della mixology, nato a cavallo fra Ottocento e Novecento.
Questo straordinario drink deriva probabilmente dal punch, bevanda inglese diffusa già nel ‘700 a base di aguardiente (distillato di succo o melassa di canna da zucchero, antenato del rum), acqua, limone e zucchero. Alcune leggende attribuiscono la paternità del Daiquiri al generale americano Shafter, sbarcato nell’omonimo villaggio nei pressi di Santiago di Cuba durante la guerra tra Stati Uniti e Spagna; oppure a Jennings Cox e Francesco Pagliuchi, ingegneri in una miniera di proprietà americana vicina proprio a Daiquiri, impegnati a ricevere un importante dirigente.
Di certo il cocktail ha conquistato illustri estimatori, a partire da Ernest Hemingway, che soggiornò a lungo a Cuba: per lo scrittore americano, sofferente di diabete, Constante Ribalaigua Vert del bar El Floridita, all’Avana, creò la variante Hemingway Special (nota anche come Hemingway Daiquiri o Papa Doble), senza zucchero ma con doppia quantità di rum, maraschino e succo di pompelmo. È invece un falso la frase "My mojito in La Bodeguita, my daiquiri in El Floridita", a lui attribuita ed esposta all’interno della Bodeguita del Medio: troppo dolce e leggero, il Mojito, per uno come lui…

Il nostro agente all’Avana

Proprio nella capitale cubana, con tanto di Daiquiri in diverse scene, fu girato "Il nostro agente all'Avana" del 1959, film tratto dal romanzo omonimo di Graham Greene e diretto da Carol Reed: una commedia che dissacra le spy story in voga all’epoca. Protagonista è Jim Wormold (Alec Guinness), mite commerciante di aspirapolvere inglese che, per far fronte ai problemi economici, in piena guerra fredda si arruola nei servizi segreti britannici. Fra un Daiquiri e l’altro, non essendo in grado di ottenere informazioni rilevanti, finisce per inventarsi falsi rapporti e un’inesistente rete di collaboratori, con conseguenti equivoci e situazioni rocambolesche.

Improvvisamente l'estate scorsa

Sempre nel 1959, il Daiquiri (questa volta in versione frozen) compare in "Improvvisamente l'estate scorsa" di Joseph L. Mankiewicz, adattamento di una piece teatrale di Tennessee Williams. Dove la ricca ed eccentrica Violet Venable, interpretata da Katharine Hepburn, offre il drink al dottor Cukrovicz (Montgomery Clift), incaricato di eseguire un intervento di lobotomia sulla nipote Catherine (Liz Taylor): la ragazza manifesta pesanti disturbi psichici dopo che il cugino Sebastian, figlio di Violet, è morto in circostanze misteriose durante una vacanza in Spagna con lei. Pian piano, emergerà la verità fra rapporti familiari morbosi, follia e omosessualità.

Il Padrino. Parte II

È un Banana Daiquiri quello che ordina Fredo Corleone (John Cazale) durante un colloquio con il fratello Mike (Al Pacino) in un bar dell'Avana: il film è "Il Padrino. Parte II" del 1974, diretto da Francis Ford Coppola. La scena si svolge nella Cuba pre-castrista, dove il boss mafioso Mike vuole espandere gli affari della famiglia, contando sul fratello come uomo di collegamento con gli esponenti del governo e degli altri poteri dell’isola. Ma non andrà tutto secondo i suoi piani…

Assassinio allo specchio

Nel 1980 il Daiquiri ha un ruolo di primo piano in "Assassinio allo specchio" di Guy Hamilton, dal romanzo di Agatha Christie. Il drink è infatti il mezzo con cui l'assassino, aggiungendovi dell’arsenico, uccide una donna durante un incontro con la famosa attrice Marina Gregg (ancora una volta Liz Taylor), impegnata in un paesino della campagna inglese nelle riprese di un film sulla regina di Scozia Maria Stuarda. Oltre a Scotland Yard, sull’omicidio indaga naturalmente miss Marple, anche se un infortunio la costringe a letto mettendola parzialmente fuori gioco. Questo non le impedirà di scoprire la verità, al termine di una vicenda che sarà punteggiata da ulteriori vittime.

La ricetta Iba del Daiquiri

Tecnica: Shake & Strain.
Bicchiere: coppetta a cocktail
Ingredienti:
60 ml rum cubano bianco
20 ml succo di lime fresco
2 bar spoon zucchero fine
Preparazione: mettere gli ingredienti nello shaker e agitare finché lo zucchero non si scioglie del tutto, quindi aggiungere il ghiaccio e shakerare; infine servire nella coppetta raffreddata.

Foto di Nicole Cavazzuti

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