Il mondo "Dairy" e la nuova normalità: un focus sul comparto lattiero-caseario
I dati Ismea sul comparto lattiero-caseario parlano di un mondo che ha saputo resistere e reinventarsi, adattandosi alla nuova normalità.
Il settore lattiero-caseario cambia e si adatta alla “nuova normalità”. Lo dice una ricerca di ISMEA che ha elaborato dati della Commissione Europea.
Nei primi due mesi del 2020 risultava confermato il buon andamento della produzione lattiera, con un incremento in tutti i principali Paesi produttori. In Italia, in particolare, le consegne di latte vaccino sono aumentate del 4,1% a gennaio e febbraio, a fronte di un incremento pressoché nullo (0,1%) nello stesso bimestre del 2019.
Ma quello che cambia è il mix di prodotti, che ha saputo adeguarsi rapidamente all‟emergenza. La più complessa situazione logistica e produttiva spiega probabilmente il balzo del latte intero in polvere, +9,5% nel primo bimestre del 2020 rispetto a solo +1,1% nel 2019, bene anche lo scremato in polvere con +2,6% contro +0,7%. Molto buona anche la performance dei formaggi, che mettono a segno un +2,4% (+0,2% nel 2019). In sofferenza invece latte fermentato (-1,3%) e burro (- 1,8%).
La risposta dei produttori italiani? Puntare sempre più sulla qualità e l'italianità, con un'attenzione anche ai temi della sostenibilità e naturalità.
Pronti per la ripresa
“Garantiamo attraverso una filiera di produzione corta, controllata e certificata prodotti italiani di altissima qualità, trasformati con moderne tecnologie nel rispetto della tradizione – spiega Paolo Carra, Presidente del Consorzio Virgilio –. Non solo qualità, ma anche sostenibilità a vantaggio del territorio e dei consumatori: dal 2016 siamo capofila del progetto Life Dop, un modello di produzione più sostenibile per Parmigiano Reggiano e Grana Padano, e il benessere animale è fondamentale per rendere la filiera più virtuosa e rispondere alle richieste di consumatori”. Anche nell‟ambito dei formaggi freschi, molto rilevante l‟approccio di filiera assunto da numerosi produttori. “Nelle settimane di emergenza, a causa della chiusura del canale Horeca in Italia e nei mercati europei, il latte conferito dagli allevatori era in esubero – racconta Claudia Palazzo, AD di Caseificio Palazzo –. Nonostante questo abbiamo confermato il nostro impegno a ritirare il latte prodotto. Per questo abbiamo chiesto aiuto alla GDO e a tutti i consumatori. La filiera dei formaggi freschi ha affrontato un momento molto delicato. Ogni gesto può fare la differenza: mettere nel proprio carrello una burrata o una mozzarella significa aiutare l'agricoltura della nostra terra, e con essa le sue tradizioni e la sua gente.” In chiusura, esprime ottimismo Umberto Milano, Responsabile Comunicazione & Marketing di Beppino Occelli, produttore e affinatore di formaggi: “Nessuno sa quando ci sarà di preciso la ripresa, ma siamo certi che ci sarà e noi ci faremo trovare pronti. I segnali che ci arrivano dal Retail dicono che effettivamente il cliente è più attento a comprare italiano, un processo che era già iniziato con l‟introduzione dell‟origine delle materie prime. Dal punto di vista del prodotto, puntiamo a coprire con nuove ricette categorie di formaggi dove manca il premium, come la media stagionatura. La nostra impressione è che la selezione premierà le aziende che hanno saputo innovarsi e sanno fare le cose per bene‟: non solo qualità del prodotto, è importante anche offrire servizio, logistica”. TUTTOFOOD, "la" International Food Fair, rappresenta il punto d‟incontro tra l‟eccellenza agroalimentare italiana e le realtà Food & Beverage di tutto il mondo. Il prossimo appuntamento con TUTTOFOOD è a fieramilano a Rho dal 17 al 20 maggio 2021. Per informazioni aggiornate: www.tuttofood.it, @TuttoFoodMilano.
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