Nutriscore fermato in Europa? Bruxelles potrebbe adottare un nuovo sistema di etichettatura nutrizionale
Bruxelles avrebbe deciso sospendere l’adozione del Nutriscore, mentre l'UE potrebbe adottare un nuovo sistema di etichettatura nutrizionale

ATTUALITÀ - Bruxelles avrebbe deciso di mettere da parte l'adozione del Nutriscore, il sistema di etichettatura nutrizionale a semaforo già in uso in Francia e Belgio, ma mai ufficialmente approvato a livello comunitario. Secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa, tra cui Il Sole 24 Ore, che spiega come l'indiscrezione sia giunta da un’emittente radiofonica francese, France Inter. Il direttore generale per l'Agricoltura della Commissione europea, Wolfgang Burtscher, ha assicurato che la futura proposta di etichettatura comune “non copierà nessun sistema esistente”, inclusa l'adozione del sistema del Nutriscore
Il Nutriscore, sistema di etichettatura nutrizionale introdotto in Francia nel 2017, è attualmente adottato da alcuni Paesi europei tra cui Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Spagna e Svizzera. Tuttavia, nonostante la sua diffusione, il numero di Stati che ne ha fatto uso non è sufficiente per garantirne l’adozione su scala europea. Infatti, la proposta richiede una maggioranza qualificata nel Consiglio dell'Unione Europea, ovvero il supporto di almeno 15 Paesi che rappresentano almeno il 65% della popolazione dell'UE.
L'Opposizione crescente al nutriscore
Nel corso degli anni, è emerso un crescente schieramento di Paesi contrari al Nutriscore. Oltre all'Italia, che da sempre si è opposta al sistema, si sono uniti anche Cipro, Grecia, Lettonia, Repubblica Ceca, Romania e Ungheria, e successivamente anche Spagna e Polonia. Questo gruppo di Paesi contrari è ben superiore alla minoranza di blocco richiesta per fermare una proposta (4 Paesi e il 35% della popolazione europea), il che ha di fatto impedito l'estensione dell'uso del Nutriscore all'intera UE.
Le critiche al Nutriscore: un sistema fuorviante per i consumatori
Le principali critiche mosse al Nutriscore riguardano la sua capacità di classificare gli alimenti in base alla presunta dannosità, utilizzando una metodologia che valuta gli alimenti in relazione alla loro composizione su base di 100 grammi, senza considerare le differenze nell’utilizzo di ciascun prodotto all'interno della dieta quotidiana. Un esempio emblematico di questa distorsione è rappresentato dall'olio extravergine di oliva, che il sistema etichetta come dannoso a causa dell’alto contenuto di grassi in 100 grammi di prodotto. Tuttavia l'uso di olio extravergine di oliva in cucina è notevolmente inferiore alla quantità di 100 grammi, il che rende l’etichettatura fuorviante per i consumatori, considerato che l’impatto nutrizionale di una piccola quantità è molto diverso rispetto a quello di una porzione massiccia.
Il futuro dell'etichettatura nutrizionale in Europa
Mentre la discussione sull’adozione di un sistema di etichettatura nutrizionale uniforme a livello europeo continua, la crescita del numero di Paesi contrari al Nutriscore e le critiche al suo approccio evidenziano la necessità di un sistema più equo e personalizzato. L'Unione Europea è chiamata a trovare una soluzione che tenga conto delle diverse esigenze dei consumatori, senza cadere in semplificazioni che potrebbero danneggiare la percezione di alimenti salutari e tradizionali.
Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!