Consumatori iperconnessi, salutisti e sostenibili: il futuro spiegato da TUTTOFOOD
TUTTOFOOD prosegue l'indagine alla ricerca degli ultimi trend di mercato, individuando le ultime tendenze del mondo food e horeca.

Se la situazione attuale non consente di fare previsioni nel medio e lungo termine, tuttavia è possibile individuare e monitorare alcune tendenze che si sono affacciate nel mondo del food e dell’horeca. Tra i focus che erano emersi già dallo scorso mese, e che secondo le recenti indagini di TUTTOFOOD sembrano essersi consolidati, si trova in pole position l’utilizzo di sistemi digitali, in particolare l’e-commerce, ma anche i grocery robot e i pagamenti contacless, a cui si affianca l’evoluzione del delivery e della consegna a domicilio. Sotto la lente di ingrandimento si osserva inoltre la crescente importanza che viene attribuita al concetto di benessere, al salutismo e alla sostenibilità, e in generale a una maggiore attenzione all’etica.
Mentre la pandemia si è spostata verso il continente americano e i Paesi europei sono in varia misura usciti dal lockdown, Italia compresa, ci sono alcuni trend che sembrano affermarsi. Edelman ha realizzato un’edizione speciale post-Covid del suo Trust Barometer 2020, da cui emerge come la considerazione dei consumatori per l’eticità dei brand sia sempre più grande: a livello mondiale, l’81% dei consumatori afferma che, nello scegliere i prodotti, valuta se il brand ha effettuato scelte corrette nell’emergenza. Per il 62% i brand hanno un ruolo chiave nella ripresa mentre per il 55% le aziende hanno reagito in maniera più efficace dei governi.
D’altro canto, un terzo dei consumatori globali (33%) si dichiara pronto a boicottare i marchi che agiscono in modo non etico, ma la percentuale è più che doppia in Cina (76%) e molto alta anche in India (60%) e Corea del Sud (45%). In Italia la percentuale si assesta al 25% – un consumatore su quattro – all’incirca al livello degli Stati Uniti (27%), del Canada (24%) e del Giappone (23%), ma più elevato che in altri Paesi europei come UK (21%) Francia (20%) o Germania (16%).

Etica nel piatto: più trasparenza sull’etichetta
I consumatori, che siano meat-free o no, tendono a comprare da brand sostenibili. A rivelarlo, oltre a Edelman, è anche un sondaggio condotto da GlobalWebIndex a dicembre 2019 che ha interpellato un panel di utenti internet tra vegetariani/vegani e coloro che invece consumano carne. È emerso che le confezioni di cibo realizzate con materiali riciclati, e quindi sostenibili, sono richieste dal 58% dai meat-free – a cui si attribuisce in generale una maggiore sensibilità verso problematiche ambientali per la scelta di non consumare carne – e dal 49% dal resto degli intervistati: segnale che questo trend tenderà ad affermarsi nel corso del 2020 e che coinvolge eticamente qualunque tipologia di consumatore. Non si tratta infatti solo di una moda del momento, ma di una priorità anche per i governi. L’esempio viene dal Regno Unito, dove il governo ha stanziato il fondo “Smart and Sustainable Packaging” di 1 milione di sterline incoraggiando l’innovazione nelle confezioni dei prodotti alimentari al fine di ridurre lo spreco di plastica. Non solo. L’indagine dimostra come entrambe le categorie, mangiatori di carne e non, siano d’accordo sulla trasparenza dell’etichetta e sulle informazioni relative all’origine del prodotto e della filiera, nonché sui valori nutrizionali.Arriva la democratizzazione digitale
Rinnovamento, innovazione e discontinuità sono invece le parole d’ordine che caratterizzeranno il resto del 2020 secondo i Megatrend di Euromonitor. Anche per questo analista detterà il ritmo la tecnologia, che abbiamo imparato a usare in modo più intensivo durante il confinamento, ma con un maggior accento sugli stili di vita. In particolare, l’Internet delle Cose è già pronta a evolversi ulteriormente in Internet di Ogni Cosa (Internet of Everything) mentre la trasformazione digitale diventerà democratizzazione digitale. L’accesso immediato, oltre alla facilità e rapidità d’uso, saranno i fattori che trasformeranno la tecnologia da semplice abilitatore a fattore di lifestyle. Un consumatore sempre più connesso ricercherà esperienze interattive e immersive e si aspetterà di ricevere benefit importanti in maniera rapida e semplice attraverso i propri dispositivi. Questo varrà soprattutto per i più giovani tra i Millennial e per la Generazione Z, che vivono il digitale tramite app veloci, altamente interattive e gratificanti come TikTok, che inserisce nei video da 15 secondi funzionalità di realtà aumentata e regali virtuali. Sostenibilità, natura e salutismo sono destinati a fondersi in un unico concetto di Ethical Living: una lezione che tutti abbiamo appreso dalla pandemia è l’importanza della prevenzione, e così ecco crescere l’attenzione verso l’igiene e la sicurezza alimentare, ma anche uno stile di vita complessivamente sano che nei consumi Food & Beverage si traduce nella ricerca di un bilanciamento tra cibi naturali e bio, free-from e cibi funzionali. Il consumatore di domani, quindi, non è solo più informato e consapevole, come è stato ripetuto tante volte. È anche sempre più unico e multisfaccettato: caratteristiche che le aziende potranno valorizzare individuando nuove opportunità di business in una crescente “personalizzazione di massa” dell’offerta.