Sostenibilità al centro delle nuove abitudini di acquisto. Per 9 consumatori su 10 è "merito" della pandemia

La pandemia di COVID-19 ha aumentato l’attenzione dei consumatori alla sostenibilità e ha stimolato la volontà di pagare di più per assicurarsi un futuro sostenibile, secondo una nuova indagine condotta dall’IBM Institute for Business Value (IBV).
Nove consumatori su 10 hanno riferito che la pandemia ha influenzato il loro punto di vista sulla sostenibilità ambientale, posizionandosi al primo posto tra i fattori citati, prima ancora dei disastri ambientali, degli eventi meteorologici e della cronaca sul tema.
Il sondaggio ha anche rivelato alcune importanti differenze di opinione tra i consumatori di aree geografiche diverse: gli americani, ad esempio, sono i meno preoccupati per la sostenibilità del loro stile di vita. Solo il 51% dei consumatori statunitensi, infatti, ha affermato che affrontare il cambiamento climatico è molto o estremamente importante, rispetto alla media del 73% riscontrata negli altri Paesi.
"Il sondaggio mostra come le persone sono sempre più preoccupate per la crisi climatica globale, osservando che le imprese in diversi settori stanno cercando di intraprendere azioni urgenti per soddisfare le aspettative di clienti e investitori e gestire le sfide di sostenibilità", ha detto il Dr. Murray Simpson, IBM Global Lead for Sustainability, Climate & Transition, IBM Global Business Services. "Notiamo che molte aziende hanno intrapreso passi coraggiosi volti a costruire supply chain trasparenti, migliorare la gestione dell'energia per ridurre le emissioni di carbonio con l'aiuto di tecnologie innovative come AI e Blockchain."
L'indagine ha messo in evidenza come la sostenibilità ambientale sia ormai una variabile influente nel modo di fare acquisti e viaggiare e persino nelle decisioni relative alla carriera lavorativa e agli investimenti personali.