Bar Wars: 3 cose da sapere per consegnare cocktail a domicilio

In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
BAR WARS, la Fondazione mirata a proporre strategie e mezzi per "vincere la guerra dei locali", interviene sulla questione della consegna a domicilio dei cocktail durante la Fase 2.
Portavoce della Fondazione nello specifico è Andrea Marini, direttore dell’ingrosso online PRO BAR. Oggi, ancora più di ieri, analizzare i costi in maniera adeguata, strutturare un’offerta vincente con i margini corretti e saperla portare davanti agli occhi dei clienti attraverso il marketing fa la differenza tra la sopravvivenza e il fallimento, motivo per cui BAR WARS con il suo team di esperti sta supportando gli imprenditori del settore bar fornendogli gratuitamente strategie pratiche da applicare nell’immediato per continuare a fatturare e guadagnare nonostante la crisi del COVID-19.
Secondo la posizione dei suoi esperti imprenditori e legali, Bar Wars sostiene che: un Cocktail Bar con regolare licenza di somministrazione di alimenti e bevande, che imbottigli i cocktail al momento e li consegni in breve tempo, opera secondo una normale e legittima somministrazione per asporto.
