Formind: i trend del Mercato Horeca a Marzo
Da Formind i trend di consumo nell'ambito Horeca per aree geografiche e canali per il mese di Marzo 2021.
Formind Srl, la società di consulenza che si occupa del monitoraggio dei trend di consumo nell’ambito Horeca, offrendo dati a sostegno degli operatori di settore, ha pubblicato ieri l’aggiornamento relativo al mese di Marzo 2021.
Il Mindforhoreca realizzato da Formind rappresenta lo strumento avanzato di rilevazione sistematica del canale fuori casa ed è rappresentativo del mercato nazionale.
Lo studio fornisce il trend per categorie e totale mercato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il trend degli andamenti fa riferimento al volume (sell-out esercente) e al valore (sell-in acquisti esercente).
Gli andamenti vengono forniti per regioni e le 4 aree nazionali. Vengono forniti gli andamenti del periodo segmentati, per tipologia di punto di vendita e canale di consumo, confrontati con il medesimo periodo dell’anno passato.
Nell'immagine vengono esposti i numeri registrati per comprendere l’andamento del mercato Horeca suddiviso per aree. L'Italia registra una perdita a volume pari -45,6% e a valore del -53,3%. La situazione è peggiore al Nord Ovest, dove si registra VOL -47,7% e VAL -55,7%.
Per quanto riguarda i canali di consumo Horeca, nel mese di Marzo è il bar notturno a registrare la fruizione maggiore con il 30% del fatturato. Seguono alla pari bar diurno (24%) e ristoranti (23%). Infine le pizzerie con il 17% e l'intrattenimento resiste con il 6%.
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Trend mercato Horeca per aree
Nell'immagine vengono esposti i numeri registrati per comprendere l’andamento del mercato Horeca suddiviso per aree. L'Italia registra una perdita a volume pari -45,6% e a valore del -53,3%. La situazione è peggiore al Nord Ovest, dove si registra VOL -47,7% e VAL -55,7%.
Mercato Horeca – Canali
Per quanto riguarda i canali di consumo Horeca, nel mese di Marzo è il bar notturno a registrare la fruizione maggiore con il 30% del fatturato. Seguono alla pari bar diurno (24%) e ristoranti (23%). Infine le pizzerie con il 17% e l'intrattenimento resiste con il 6%.
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