''Back to Back'': il viaggio gastronomico del Ristorante Pomiroeu di Seregno
Da settembre per otto serate lo chef Giancarlo Morelli è affiancato da chef donne tra più talentuose del panorama nazionale e internazionale,
EVENTO - Una storia di alta cucina e visione, un percorso di vita e lavoro: un progetto gastronomico nato nel 1993 il ristorante Pomiroeu di Seregno ha compiuto i suoi 30 anni, ma i festeggiamenti continuano anche nel 2024 con lo chef Giancarlo Morelli, anima del locale 1 Stella Michelin, che rinnova il progetto a quattro mani "Back to Back". Da settembre, il ristorante ospita un percorso di gusto con nove chef donne tra le più talentuose d’Italia e del mondo.
La visione di Giancarlo Morelli
Per questa occasione speciale, Morelli esplora le origini della cucina, valorizzando la trasmissione di saperi antichi e il contributo femminile in cucina. Questa visione di condivisione e scambio, che ha caratterizzato la sua carriera e i suoi progetti internazionali come Phi Beach in Costa Smeralda, Ristorante Morelli e Bulk Mixology Food and Bar all’Hotel Viu Milan, trova nuova espressione.
Pomiroeu: un laboratorio gastronomico
A 30 anni dalla sua inaugurazione, Pomiroeu diventa un laboratorio gastronomico che celebra la sensibilità femminile in cucina e le tradizioni regionali. Le cuoche coinvolte presenteranno un menu degustazione condiviso, sintesi delle loro esperienze e del loro talento.
«Ogni evento sarà un’occasione per esplorare la ricchezza e la diversità della cucina italiana attraverso le mani esperte di queste straordinarie chef, che con la loro arte e passione ci guideranno in un viaggio culinario di scoperta e innovazione. La scelta delle protagoniste riflette il nostro impegno a promuovere la diversità culturale e l'uguaglianza di genere nel settore gastronomico», ha commentato Morelli.
Le serate speciali del "Back to Back"
Le otto serate speciali iniziano il 10 settembre con lo chef Giancarlo Morelli, che collaborerà con il duo Cinzia De Lauri e Sara Nicolosi, fondatrici del ristorante vegetariano e vegano Altatto, aperto nel 2019 a Milano, nella zona di Greco. Questa iniziativa, in sinergia con Pomiroeu, punta a arricchire le aree periferiche con una proposta gastronomica di alto profilo e di una profonda etica culinaria.
Il 18 settembre è la volta di Caterina Ceraudo, giovane chef a capo del ristorante di famiglia Dattilo, a Strongoli, in provincia di Crotone, in Calabria.
Dal sud al nord, l’arrivo dell’autunno si celebra con una cena speciale il 25 settembre, ospite Fabrizia Meroi. Premiata come Chef Donna dell’Anno da Veuve Clicquot nel 2018, Meroi è la talentuosa “direttrice d’orchestra” del ristorante Laite di Sappada (Udine), fondato con il marito Roberto e oggi gestito anche dalla figlia Elena, che ha avuto esperienze formative al Pomiroeu.
L’1 ottobre, Morelli accoglie Antonella Ricci, chef pugliese che, insieme a Vinod Sookar, ha portato a Ceglie la sua visione di cucina semplice e ricette tradizionali.
Il viaggio continua tra i pendii piemontesi il 15 ottobre con Erika Gotta, chef del ristorante La Bursch, situato in una country house a Oretto, nella Valle Cervo.
Poi, il 22 ottobre, si torna a Milano con l'istrionica Viviana Varese, fondatrice di Polpo e Faak, recentemente nominata chef al Passalacqua di Como e con presenza anche in Sicilia.
Il 13 novembre è il turno di Isa Mazzocchi, chef de La Palta a Borgonuovo Val Tidone (PC), dove sviluppa una cucina basata su materie prime raccolte lungo il greto del Tidone, come bacche, cortecce e fiori di campo.
Il percorso delle cene a quattro mani, non a caso si conclude proprio con il tema del foraging il 27 novembre con Valeria Mosca,che è anche bio ricercatrice. Un ritorno alle origini, simile al nome di Pomiroeu, che si ispira alla mela, il frutto da cui tutto ha inizio.
La Grand Soirée finale con Osvaldo Presazzi
Il tributo alle radici è il tema centrale della Grand Soirée finale, in programma il 4 dicembre, che ospita Osvaldo Presazzi, primo allievo dello Chef Gualtiero Marchesi e attuale Executive Chef presso La Terrazza Gualtiero Marchesi. Questo ristorante è l'unico a proporre integralmente i piatti iconici del "Maestro della cucina italiana," che ha formato generazioni di chef attraverso una visione innovativa e un impegno costante nel tramandare l'eccellenza culinaria. Un progetto che si sviluppa e si conclude con una celebrazione della tradizione e delle interpretazioni contemporanee del cibo d’autore.
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