Gay - Odin riapre la storica sede in Via Chiaia 237

PASTICCERIA - Emozionante riapertura per la sede storica di via Chiaia 237 della cioccolateria Gay – Odin, tempio del gusto e pezzo di storia della città di Napoli dove sono tornati a splendere gli spazi e gli arredi che ospitavano l’originaria bottega da cui ha mosso i primi passi l’impresa di Isidoro Odin e Onorina Gay. 

Un viaggio nel tempo, ritorno alle atmosfere di fine Ottocento, epoca in cui i due protagonisti di questa straordinaria avventura, entrambi piemontesi, confettiere lui, figlia di Maître Chocolatier lei, mossero verso la città di Partenope in cerca di fortuna.

La loro attività divenne presto parte integrante del circuito dei caffè letterari, le attività si espansero al punto che nel 1894 nacque il brand Gay-Odin e nel 1922 venne inaugurata la fabbrica in Via Vetriera progettata e realizzata in stile Liberty dall’architetto Angelo Trevisan, riconosciuta Monumento Nazionale nel 1993.  

Oggi il gioiello di Art Nouveau, a pochi passi da Piazza del Plebiscito e dalla centralissima Via Toledo, viene ridonato alla città nel suo splendore originale grazie all’impegno e alla lungimiranza della famiglia Maglietta, alla guida dell’azienda dagli anni Ottanta.

 “Per noi è un giorno particolarmente importante, – commenta Sveva Maglietta - non aggiungiamo semplicemente un’altra vetrina di Gay-Odin a quelle già presenti a Napoli ma, in un momento di ritorno al turismo, alla cultura e all’arte per la città, riportiamo al suo splendore il primo locale aperto da Isidoro e Onorina che ne racconta la storia. Dedichiamo questo momento a mia madre Marisa, nel giorno che sarebbe stato del suo compleanno, a lei che tanto si è spesa per questo progetto.”  

Fondamentale l’intervento di restauro che ha recuperato mobilio e finiture, dal bancone alla mostra esterna in legno, caratterizzati dal tipico elemento naturalistico e floreale dell’Art Nouveau. Rilievi che rievocano bacche (cabosse) e fave di cacao impreziositi da finiture di pregio e da eleganti intarsi che riproducono le iniziali dei due giovani fondatori sono rimaste intatte nel tempo perché sottoposte a vincolo della Soprintendenza.

“Merito particolare rispetto alla possibilità di affidare e far realizzare il restauro ad ebanisti professionisti lo si deve a Giuseppe Maglietta – sottolinea Massimo Schisa - la persona che ebbe l’intuizione di far apporre il vincolo conservativo per il valore storico dei locali senza il quale oggi non potremmo godere di tutto questo. Oltre ad essere un vanto per noi in azienda credo sia un fiore all’occhiello per la città riportare alla luce quelle che sono le testimonianze storiche del saper fare dell’imprenditoria partenopea, la faccia buona e golosa di Napoli.” 

Da oggi le vetrine di via Chiaia 237 tornano ad accogliere le specialità dei maestri cioccolatieri della Gay-Odin realizzate con le ricette segrete di Isidoro Odin: Gianduiotti, Imperiali, Amori, Africanelle, le celebri cialde come Wafer, Noci e Ghiande ripiene. 
E poi il Tronchetto di Cioccolato Foresta prodotto leggendario dell’azienda diventato un unicum per la sua inimitabile lavorazione manuale, il Vesuvio di Cioccolato una sagoma elegante di cacao nata per celebrare la città di Napoli, e le intramontabili tavolette disponibili in 17 diverse varianti. 
Una novità è l’installazione di un banco gelato con carapine in vecchio stile per la somministrazione delle creme fredde Gay-Odin, tutte ispirate ai cioccolatini della casa.

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