È il Food & Beverage la vera sfida dell’ospitalità  

OSPITALITÀ E TURISMO - La crescente complessità del sistema ospitalità a livello globale ha portato negli ultimi anni ad una richiesta di sempre nuove e specifiche skill nei diversi comparti che compongono l’offerta di servizi di una struttura alberghiera il cui successo oggi non dipende solo dalla gestione delle camere e dalla relativa efficiente ed efficace allocazione sul mercato, ma da una serie di ulteriori diverse componenti, tra le quali in particolare la ristorazione ha iniziato a rivestire un ruolo centrale.

Con un viaggiatore sempre più attento, desideroso di vivere esperienze immersive alla scoperta delle destinazioni, compresa la relativa cultura enogastronomica, il Food & Beverage rappresenta una variabile molto impattante sul settore alberghiero per il quale non si tratta solo di offrire un servizio, ma di creare opportunità di valorizzazione del soggiorno degli ospiti che contribuiscano, con un effetto a cascata, al posizionamento qualitativo delle strutture e all’accrescimento della relativa competitività incidendo così sulla scelta. 

In altri termini lo stesso prezzo della camera oltre alla preferenza dello specifico hotel sarebbero condizionati dalla proposta food & beverage che inciderebbe anche in modo importante sulla composizione del fatturato totale degli alberghi rappresentandone, secondo il Rapporto 2024 sul mercato immobiliare alberghiero redatto dell’istituto di ricerca Scenari Immobiliari, oltre il 28%, per un valore di 3,5 miliardi di euro. 

Sulla base di quanto emerso dallo studio in questione un ristorante di alto livello potrebbe poi contribuire a rendere la struttura una destinazione culinaria a sé stante e incidere indirettamente anche su un aumento del valore immobiliare fino al 20% laddove si tratti di ristoranti stellati, elementi a sostegno della tesi che l’offerta ristorativa possa annoverarsi tra i driver di valore per il settore alberghiero.

In questo scenario si inserirebbe poi l’introduzione di una serie di tendenze che potrebbero derivare dal connubio tra ristorazione e hotellerie, opportunità da cogliere in un ottica di sviluppo e crescita, in primis la ricerca di esperienze culinarie personalizzate con gli hotel che dovrebbero prepararsi a venire incontro alle curiosità degli ospiti con menu che mettano al centro ingredienti locali e stagionali, collaborazioni con chef affermati e produttori locali per valorizzare le eccellenze del territorio oltre ad offrire la possibilità di partecipare a tour enogastronomici, corsi di cucina e degustazioni guidate.

Anche l’impiego di soluzioni tecnologiche come sistemi di prenotazione online, menu digitali, programmi di gestione delle scorte, sarebbero un elemento che andrebbe ad accrescere il valore percepito dell’offerta, migliorando l’efficienza operativa e l’esperienza del cliente. 

Da tenere presente l’attenzione verso la sostenibilità ambientale con l’utilizzo di prodotti a chilometro zero, la riduzione dello spreco alimentare e un focus sulle pratiche agricole rigenerative, così come la centralità di benessere e alimentazione sana con l’inserimento di programmi healty e piatti bilanciati e detox: tra le priorità infatti resterebbe l’integrazione di scelte alimentari salutari con un’attenzione al benessere fisico e mentale degli ospiti.

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