Chef Paolo Trippini entra nell'associazione Ambasciatori del Gusto Italiano

Paolo Trippini è il primo chef umbro ad essere accolto nella prestigiosa associazione Ambasciatori del Gusto Italiano che si pone l'obiettivo di promuovere l’identità agroalimentare ed enogastronomica italiana nel mondo

3 Nov 2020 - 00:38
Chef Paolo Trippini entra nell'associazione Ambasciatori del Gusto Italiano
Lo chef umbro Paolo Trippini di Civitella del Lago (Tr), è il nuovo Ambasciatore del Gusto Italiano, con il compito e l’onore di rappresentare nel mondo l’importante panel di eccellenze enogastronomiche ed agroalimentari dell’Italia. A farsi portavoce del concetto di gusto italiano nella sua pienezza, non poteva che essere lui, già ambasciatore e grande promotore di un territorio - quello umbro - e delle sue biodiversità, chef sensibile e consapevolmente rispettoso della cultura alimentare più tradizionale, ma sempre rivolto ad una visione più innovativa e sinergica del concetto di cibo, inteso come volano per fare rete e sviluppare altri settori come quello culturale, turistico ed economico. “La mia cucina parte dai colori, dai profumi e dai sapori della terra in cui vivo - afferma Paolo Trippini - L’Umbria è in tutti i miei piatti come espressione del mio legame con il territorio, con le sue tradizioni e con le materie prime che lo caratterizzano. Proporre un menù significa per me far percorrere un viaggio multisensoriale tra i paesaggi ed i sentori di questa regione. Lo stesso rispetto e amore per la mia regione, lo stesso viaggio tra le eccellenze ed i valori della cultura alimentare italiana, lo farò mio per dare voce e valorizzare nel Mondo l’Italia virtuosa dell’enogastronomia di qualità”.  width= L’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, presieduta dalla chef Cristina Bowerman e al cui fianco siedono Carlo Petrini (Presidente Onorario) e Paolo Marchi (Vice Presidente), si pone come obbiettivo il rafforzamento dell’identità agroalimentare ed enogastronomica italiana, partendo dal principio fondamentale che attorno al concetto di cibo e di cucina, si intrecciano storia, cultura e tradizione di un Paese. Per questo motivo, attraverso i suoi chef Ambasciatori del Gusto, l’associazione senza scopo di lucro, fondata nel 2016, promuove sinergicamente nel Mondo, attività di divulgazione e promozione della cultura alimentare italiana a tutto tondo, perché consapevole del fatto che raccontare e valorizzare la cucina made in italy, significa contribuire, in sinergia con le Istituzioni, allo sviluppo del Paese.

Chi è Paolo Trippini

 width= Conosciuto e apprezzato nel panorama della gastronomia italiana come lo chef che promuove un territorio attraverso la sua personale idea di cucina, Paolo Trippini classe 1979, muove i suoi primi passi da professionista nella cucina di papà Adolfo a Civitella del Lago (Tr), nel ristorante di famiglia “Da Peppe se Pappa”, aperto dai nonni Giulia e Peppe oltre cinquant'anni fa. Un importante bagaglio di conoscenza della materia prima ed un susseguirsi di esperienze professionali in italia e all’estero - (da Vissani a Baschi a Gaetano Trovato a Colle Val D’Elsa, per arrivare a Berlino al fianco di Enrico Bartolini) - portano Paolo nel 2007 a fare ritorno in Umbria, per assumere la guida dello storico Ristorante Trippini di Civitella del Lago, dove lo spettacolare panorama sul Lago di Corbara fa da sfondo ad un'esperienza culinaria indimenticabile legata alla tradizione. Impegno, dedizione e radici ben piantate nella sua terra, sono i cardini del personale progetto di cucina territoriale di Paolo Trippini, che parte da un’idea di cucina tramandata da padre in figlio, ma che grazie al guizzo e al carattere di questo giovane chef, ha saputo guardare avanti con creatività e desiderio di innovazione, raggiungendo sin da subito importanti risultati. Dal 2015 è membro dei Jeunes Restaurateurs d'Europe, associazione che riunisce i migliori e i più giovani rappresentanti dell'alta gastronomia. Trippini è, inoltre, un apprezzato docente della scuola del Gambero Rosso ed un affezionato partner della famiglia Eataly, dove al terzo piano del food district Eataly di Roma, ha portato il suo Bosco Umbro.  width= [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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