La Principessa Isabella Collalto de Croÿ alla presidenza del Consorzio Colli di Conegliano DOCG

Isabella Collalto de Croÿ eletta presidente del Consorzio Colli di Conegliano DOCG. Succede a Sante Toffoli dopo 17 anni di guida dell'ente consortile.

23 Dic 2025 - 15:03
La Principessa Isabella Collalto de Croÿ alla presidenza del Consorzio Colli di Conegliano DOCG

ENTI E CONSORZI - Il Consorzio di Tutela dei Vini Colli di Conegliano DOCG ha eletto Isabella Collalto de Croÿ alla presidenza dell'ente. La Principessa succede a Sante Toffoli, che negli ultimi diciassette anni ha guidato il Consorzio con dedizione, competenza e lungimiranza, contribuendo in modo significativo alla valorizzazione delle eccellenze enologiche del territorio. Figura di spicco nel panorama vitivinicolo e profondamente legata alla tradizione e alla cultura vinicola del Coneglianese, la nuova presidente si pone l'obiettivo di rafforzare l'identità dei vini della Colli di Conegliano DOCG, promuovendone la tipicità e favorendo il loro riconoscimento sui mercati nazionali e internazionali.

"Il nostro territorio merita di essere conosciuto e apprezzato per la sua diversità. Le colline, che hanno visto la nascita della più antica scuola enologica d'Italia, sanno dare vita ad eccellenze che oggi sono, aimè, nascoste dal successo, meritato, del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene. Lavoreremo per dare ai vini Colli di Conegliano lo spazio che meritano, attraverso iniziative di promozione, formazione e collaborazione con tutti gli attori della filiera", ha dichiarato la neo-presidente.

Il nuovo Consiglio Direttivo del Consorzio è così composto:

  • Presidente: Principessa Isabella Collalto De Croÿ
  • Vicepresidenti: Ragazzo Nicola, Salatin Alessandro
  • Consiglio di Amministrazione: Dal Bianco Federico, Dall'Antonia Alessio, De Stefani Alessandro, Lucchetta Marco, Moret Marco, Piazza Elisa, Toffoli Sante, Zago Sabrina
  • Segretario: Andrea Affili

Il Consorzio continuerà a rappresentare il punto di riferimento per la tutela e la valorizzazione della denominazione, con una visione orientata all'innovazione e alla sostenibilità, senza mai perdere di vista la tradizione che rende questi vini un patrimonio inestimabile per storicità e biodiversità.

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