AGroDiPAB: presentate proposte al governo per sostenere i grossisti della distribuzione f&b
Aldo Di Biagio e Giuseppe Arditi, vertici di AGroDiPAB, hanno presentato un dossier al Governo con le richieste del comparto.
A pochi giorni dalla costituzione ufficiale di AGroDiPAB, Associazione di categoria che raggruppa i grossisti della distribuzione di prodotti alimentari e di bevande, principalmente per il canale horeca, il presidente Aldo Di Biagio ed il Vice Presidente Giuseppe Arditi hanno presentato un dossier al Governo che sintetizza la scenario entro cui si colloca il comparto della distribuzione alimentare e di bevande e le proposte che dovranno essere integrate nel testo del DL Sostegno attualmente in elaborazione.
“Abbiamo avviato un dialogo con i parlamentari e con i membri di Governo – spiegano Di Biagio e Arditi – abbiamo esposto le nostre priorità ed i drammi che condizionano la categoria, nel tentativo di consentire l’integrazione delle nostre proposte nel testo del decreto che nei prossimi giorni dovrebbe essere deliberato dal Consiglio dei Ministri e che attendiamo da mesi”. “Siamo lieti di apprendere che il vincolo dei codici ATECO come condizione per l’ottenimento di contributi è stato superato – sottolineano il Presidente ed il Vice Presidente di AGroDiPAB – ma quanto si sta diffondendo in queste ore circa i vincoli di fatturato massimo delle aziende destinatarie dei sostegni appare altamente discriminante e poco pragmatico poiché non tiene conto del reale scenario economico italiano e le difficoltà attualmente sussistenti” . “Abbiamo proposto una rimodulazione delle misure finora definite sul versante dell’apertura serale dei luoghi di somministrazione di cibo e bevande, nelle aree ricadenti nella zona gialla, che si collochi nella direzione di recuperare qualche ora rispetto all’attuale sospensione delle ore 18, - spiegano i vertici di AGroDiPAB - il riconoscimento di un contributo a fondo perduto proporzionato all’ammontare del calo di fatturato registrato nel corso del 2020, un credito di imposta sui crediti pecuniari vantati nei confronti dei debitori inadempienti, l’ abrogazione del versamento della TARI, ed eventualmente anche dell’IMU, sui capannoni di immagazzinamento delle derrate alimentari ed un sostegno su una percentuale delle perdite derivate dal deperimento dei prodotti alimentari e delle bevande in giacenza in magazzino di cui non è stato confermato l'ordine di acquisto”.
“Siamo stati per troppo tempo esclusi dal confronto – concludono Di Biagio e Arditi – ma siamo pronti a sostenere le nostre proposte in tutte le sedi affinché venga data attenzione ad un segmento economico imprescindibile per l’economia italiana e per l’intera filiera horeca”.
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