RATIONAL sulle Ghost Kitchen. I consigli dal secondo webinar dedicato
“Come gestire con successo una Ghost Kitchen” argomento centrale del secondo appuntamento sul tema organizzato da Rational.
Come per la prima sessione, il secondo webinar ha visto più di 400 registrazioni da 40 paesi. Affrontando l'argomento “Come gestire con successo una Ghost Kitchen”, i tre relatori, che rappresentano rispettivamente catering, marketing e operation, hanno fornito approfondimenti nelle loro aree di competenza. I numerosi commenti e le domande del pubblico dal vivo durante il webinar, moderato da Michael Jones di Progressive Content, hanno dimostrato che i relatori hanno ancora una volta colpito nel segno.
Andrew Twells di AMT Client Catering Consultancy ha dato il via alla sessione con la sua presentazione sulle prospettive di successo per le società di catering che gestiscono cucine fantasma. In definitiva, ha detto Twells, le cucine commerciali dei ristoranti veri e propri hanno perso molti clienti durante la pandemia e difficilmente torneranno ai numeri precedenti. "La ristorazione deve reinventarsi e fare un uso migliore delle attrezzature esistenti", ha detto Twells.
Secondo Twells, però, le possibilità di successo futuro sono a buon punto, perché i ristoratori stanno già soddisfacendo il 60% dei requisiti di una ghost kitchen. Il restante 40% può essere soddisfatto attraverso standardizzazione, velocità, precisione ed efficienza usando le giuste attrezzature da cucina. Tuttavia, ha detto Twell, è difficile che una ghost kitchen abbia successo da sola. La sua raccomandazione, quindi, è che gli operatori si appoggino a imprese cooperative, con partner logistici o piattaforme digitali. "In ogni caso, saranno i ristoratori a guidare l'innovazione", ha concluso Twells.
Usare uno storytelling efficace
L'esperto di marketing Uwe Lucas di Hakuhodo International ha poi parlato di come rendere una cucina fantasma un successo dal punto di vista del branding. «Il passaggio è lo stesso che intercorre tra un gioco fisico e un gioco mentale», ha detto. Poiché il brand del cibo di una cucina fantasma non è "reale", ha detto Lucas, l'immagine del cibo deve crearsi nella mente del cliente. A tal fine, Lucas ha raccomandato di concentrarsi su un genere, che sia pizza, hamburger o curry, ecc. La cosa fondamentale è che si trasmetta al cliente una narrazione coerente, supportata da un buon storytelling. «Una ghost kitchen non consegna del cibo, ma una sensazione - dall'ordinazione alla consegna fino allo spacchettamento del cibo», ha detto Lucas.
L'ultimo oratore, Stephan Leuschner, esperto di ghost kitchen di Rational, ha parlato di come far funzionare una cucina fantasma. Per esempio, adattando i concept di ristorante esistenti al mercato del delivery. Piatti ottimizzati per il trasporto, semplificazione della produzione e facile riconoscimento del brand sono le chiavi del successo, secondo Leuschner.
Un'altra opzione è una ghost kitchen completamente nuova, con un sito produttivo per più brand o condiviso da diversi operatori. Un altro approccio è la “micro cucina fantasma”, ovvero cucine grandi che affittano spazi sottoutilizzati durante periodi difficili, come ad esempio durante una pandemia. È una classica situazione win-win, secondo Leuschner. I grandi operatori si avvicinano ai clienti e quelli più piccoli ottengono una fonte di reddito affidabile. «Ci sono anche hotel che si affidano a cucine fantasma per fornire il servizio in camera, per esempio, senza sostenere costi di capitale e di lavoro», ha detto.
L'intero webinar è disponibile registrandosi su www.rational-online.com/ghost-kitchen-talk, dove si possono trovare ulteriori informazioni. La data per il prossimo webinar della serie è già stata fissata: il 9 giugno 2021. RATIONAL ha deciso di incentrare il webinar su esempi internazionali di best practice. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]