Costadoro: la tradizione e la modernità del caffè

Dalla sua città di origine, Torino, Costadoro ha assorbito una misto di tradizione e modernità. Il tutto si traduce in sostenibilità e vicinanza al cliente

24 Apr 2024 - 10:28
Costadoro: la tradizione e la modernità del caffè

Tra le eccellenze produttive del Piemonte nel settore del caffè spicca sicuramente la torrefazione torinese Costadoro, che dalla sua città di origine trattiene questa fusione tra tradizione storia e modernità, che si traducono nelle tematiche della sostenibilità ambientale e sociale, e nella capacità di cogliere i trend di consumo della bevanda più famosa al mondo, restando sempre più vicini al cliente. 
Punto di riferimento per bar e ristoranti, l’azienda è presente, grazie ad alcune partnership consolidate, nel mondo della GDO. Come ha dichiarato a proposito Giulio Trombetta, amministratore delegato dell’azienda: “Per noi, le persone sono importanti, sia all’interno dell’azienda sia quelle con cui collaboriamo. La nostra filosofia si basa sul rispetto, sulla trasparenza e sull’onestà verso il prodotto, verso il cliente, il territorio e noi stessi”.
Terza azienda italiana specializzata nel settore del caffè presente in oltre 40 Paesi, Costadoro ha ottenuto la certificazione “B corporation” assegnata alle società che si impegnano a osservare alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future.


Federica Trombetta - Head of Marketing & Online Operations

Essere sostenibili significa operare in maniera responsabile su tutta la filiera, partendo dai fornitori delle materie prime, passando per i propri dipendenti, sino ad arrivare ai clienti finali non dimenticando mai l’impatto su ambiente e società. Ma soprattutto quando si parla di aziende B-Corp, si parla di realtà che hanno deciso di adottare misure per ridurre la propria impronta sul pianeta e sull’ambiente: la valorizzazione dei sottoprodotti è cruciale per ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi, poiché si tratta di residui che possono essere impiegati come materia prima nella stessa filiera produttiva o in una diversa. Nello specifico il frutto del caffè è una drupa che in genere contiene due semi avvolti da un rivestimento chiamato pellicola argentea, da un ulteriore strato denominato pergamino ed infine dalla buccia chiamata Cascara. Essiccata, ricca di antiossidanti, è ottima per la preparazione di infusi, ma non è l’unico sottoprodotto al quale viene data una seconda vita in Costadoro. Infatti, vengono recuperati anche i principali materiali di scarto della tostatura che sono le pellicole argentee. Durante le fasi di lavorazione nei paesi di origine, una parte di esse si stacca, mentre la componente restante viene rimossa durante la tostatura in un secondo momento, nella Torrefazione di Torino.

Negli anni Costadoro ha studiato un modo di riutilizzare le pellicole argentee grazie ad un innovativo sistema di aspirazione interno alle tostatrici e da materiale destinato allo smaltimento, oggi, diviene una risorsa per la produzione di biogas, ovvero una fonte di energia pulita e rinnovabile.

Costadoro ha inoltre scelto di essere vicino al mondo dei professionisti Horeca grazie alla formazione della "Costadoro Accademy" dove si cerca sempre più di diffonde una cultura del caffè approfondendo argomenti come selezione, tipologie, produzione, composizione del chicco, concetti tecnici ma anche curiosi, sino ad arrivare alla realizzazione del caffè "perfetto".

Come anticipato Costadoro cerca di essere a fianco del consumatore presenziando ogni canale e proprio a questo scopo è nata la gamma di miscele esclusive per il mondo retail, disponibili nei principali formati domestici, un'occasione per gustare anche a casa l’alta qualità dei caffè Costadoro. La linea è composta da quattro diverse miscele: “ Cento”, “ Settanta”, “Cinquanta” e “ Decaffeinato” che prendono il nome dalla percentuale di arabica contenuta, in modo da fornire informazioni precise al consumatore ed essere il più trasparente possibile. 

Costadoro sviluppa con tanta meticolosità il concetto di qualità, che si concretizza anche attraverso gli “Specialty coffee”. Un modo (e un mondo) diverso e più innovativo per conoscere e gustare il caffè. Sebbene questo metodo di preparazione sia considerato ancora un po' "di nicchia" cresce sempre di più l'interesse verso questo mondo. Tra gli specialty Costadoro troviamo il Rwanda Specialty “FULU”, con sentori di arancia rossa, pesca e noce moscata: un concentrato di sapori e profumi che non sono tipici proprio del caffè; ma, come è noto, il caffè, prima ancora che essere una bevanda, è un alimento a tutti gli effetti che può sorprendere il palato. 

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Costadoro: la tradizione e la modernità del caffè
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