In Italia il primato mondiale delle cuoche stellate

27 Febbraio 2019 - 04:34
In Italia il primato mondiale delle cuoche stellate
L'Italia è il Paese con il maggior numero di cuoche stellate al mondo. Secondo la Guida Michelin 2019, sono 43 le chef a capo di ristoranti stellati in Italia (che sono 41 in totale), in tutto il mondo le chef sono 169. L’ultima in ordine di tempo è stata la tedesca Maria Probst, in Italia dal 2004, che insieme al marito Cristian Santandrea ha riportato il riconoscimento a La Tenda Rossa, storico ristorante di Cerbaia. Un dato in controtendenza rispetto a quello che accade In Europa, dove su oltre 3.300 chef stellati di 28 Paesi le donne sono più o meno il 4%. In Francia, su 632 stellati le donne sono appena 16. Anche per la "The World’s 50 Best Restaurants" bisogna scendere sino al 25esimo posto per trovare una cuoca donna: Daniela Soto-Innes, del ristorante newyorkese Cosme. La prima donna europea è la basca Elena Arzak (figlia d’arte e chef nel locale di famiglia a San Sebastian) che è 31esima. Non a caso, per aggirare l’ostacolo e rispettare le ‘quote rosa’ sia la Michelin sia la Best Restaurants hanno creato un premio speciale ad hoc. L'Italia quindi è un'eccellenza. Come Nadia Santini, che è stata la prima italiana a conquistare le Tre Stelle – nel ’96 – e a mantenerle sino ai nostri giorni, alla guida di Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio. Annie Feolde, transaplina di nascita ma a Firenze dal ’69, che ha legato il suo nome al mito dell’Enoteca Pinchiorri, altro tris di stelle in due riprese. O ancora Luisa Valazza del ristorante Al Sorriso a Soriso e Valeria Piccini del Caino a Montemarano: bistellate in un’epoca quasi pionieristica. Con il boom della cucina, sono aumentate anche le donne al comando e oggi possiamo vantare una fascia di 40-50enni di grande livello: Cristina Bowerman, Viviana Varese, Antonella Ricci, Rosanna Marziale, Iside Maria de Cesare, Fabrizia Meroi, Aurora Mazzucchelli, Antonia Klugmann sono solo alcuni dei nomi. La carica delle giovani under 40– già stellate – o vicine alla meta non è mai stata così forte: si è creata una nuova generazione di cuoche, allieve di grandi maestri e con esperienze all’estero, che hanno tutte le carte in regola per diventare le migliori.
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