La mission Ferrarelle per un "Mondo a impatto -1" conquista anche Vanity Fair
La mission Ferrarelle per un "Mondo a impatto -1" passa attraverso la produzione di R-PET, bottiglie in PET riciclato, e conquista Vanity Fair
Secondo Ferrarelle, azienda da sempre attenta all'ambiente, occorre fare di più che "pareggiare i conti con la natura". Le aziende hanno il dovere di "togliere" dall’ambiente più di quanto si immette.
Ed è proprio questa la filosofia che ha ispirato Ferrarelle, la prima azienda italiana del settore alimentare ad aver costruito uno stabilimento apposito per il riciclo del PET, grazie al quale ogni anno sottrae dall'ambiente 23.000 tonnellate di plastica all'anno, il doppio di quanta ne utilizza, contribuendo così alla creazione di un “mondo a impatto -1”.
Grazie a questo impianto, inaugurato nel 2019 e frutto di un investimento di 27 milioni di euro, Ferrarelle ha già tolto all’ambiente 20.000 tonnellate di plastica e sta producendo le sue bottiglie in R-PET (PET riciclato direttamente dall’azienda) nei formati da 1,5L e 0,5L. Il PET è, infatti, un materiale nobile perché riciclabile al 100% infinite volte.
La sostenibilità ambientale rappresenta, infatti, una delle maggiori priorità per l’Azienda che si impegna, giorno dopo giorno, per un mondo a impatto -1. Questa filosofia, di cui Ferrarelle si fa promotrice, vuole spingere le persone a riciclare correttamente la plastica inviando anche gli altri a fare lo stesso. Un messaggio di cui anche Vanity Fair si fa oggi portavoce, dando visibilità all’impegno di Ferrarelle sulle proprie pagine.