Birra italiana e turismo. A bordo di un sidecar per scoprire l'Italia attraverso i suoi birrifici
Il Consorzio Birra Italiana supporta il "SideBeer Tour": due appassionati girano l'Italia alla scoperta di territori, birrifici e birrai italiani. Attraverso gli oltre 1.000 birrifici sparsi nel Paese, si parlerà delle ricchezze turistiche italiane e della storia dei territori. Dall’8 all’11 Luglio il SideBeer Tour attraverserà la Sardegna, mentre alla fine dell’estate, dal 25 al 28 Agosto, sarà la volta del Piemonte.
Con l’estate ed il caldo arriva anche la tanto attesa pausa estiva. Il momento perfetto per una bella birra fresca. Meglio se da filiera italiana.
Il Consorzio Birra Italiana supporta il “SideBeer Tour”, iniziativa volta a promuovere il turismo birraio in Italia. Due appassionati di birra girano il Belpaese a bordo di un sidecar, rigorosamente italiano, alla scoperta di birrifici, birrai e territori.
Il progetto, nato durante la pandemia, è volto a raccontare le storie che si celano dietro gli oltre 1000 birrifici italiani diffusi in tutto il territorio.
La birra artigianale ben si presta ad abbinamenti territoriali. Storie di paesaggi e persone, di idee e birre. Un patrimonio umano e ambientale che merita un giusto racconto e può diventare meta turistica. Festival, sagre, birrifici e ristoranti dedicati alla bevanda di Cerere sono l’oggetto della caccia al tesoro.
La regola è una: il pilota non beve alcol fino a sera, quando parcheggia e non dovrà più guidare. Don’t Drink and Drive.
Dall’8 all’11 Luglio il SideBeer Tour attraverserà la Sardegna, mentre alla fine dell’estate, dal 25 al 28 Agosto, sarà la volta del Piemonte.
Il turismo birraio è indicato tra le dieci tendenze dell'anno secondo il nuovo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano di Roberta Garibaldi, presidente onoraria dell’Associazione italiana turismo enogastronomico e ad di Enit.
Il Consorzio supporta l’utilizzo delle materie prime da filiera agricola italiana per la produzione di birra artigianale italiana. Il turismo birraio è un ottimo veicolo per avvicinare i consumatori alla birra artigianale italiana di qualità, al territorio ed al valore della filiera e del lavoro dei produttori agricoli.
Nell’estate 2022 oltre sette italiani su 10 (72%) andranno in agriturismo, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare, simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e della pandemia. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi sulle ferie degli italiani presentata alla vigilia della Giornata internazionale per la gastronomia sostenibile 2022 proclamata dall’Onu, che si celebra il 18 giugno, in occasione della XXXIV Assemblea Nazionale di Terranostra, l’associazione agrituristica della Coldiretti, con le previsioni per la stagione estiva.
"Il consumo pro capite nel nostro Paese è arrivato a 36,8 litri, ma la scelta della birra come bevanda – continua il Consorzio – è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella ligure affumicata con le castagne, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con il miele di erica alla birra e non manca neppure la birra aromatizzata al pane e quella al grano saraceno. Si tratta di realtà molto spesso realizzate da giovani che sono i più attivi nel settore con profonde innovazioni che vanno dalla certificazione dell’origine a chilometri zero al legame diretto con le aziende agricole ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica di Coldiretti".
In questo scenario di incertezza creato prima dalla pandemia e adesso dalla guerra, come ha evidenziato il Consorzio, è necessario continuare a sostenere i piccoli produttori di birra artigianale italiana, con la stabilizzazione del taglio delle accise approvato nell’ultima finanziaria. Qualora la riduzione delle accise non venisse prorogata rischia un’intera filiera di alta qualità del Made in Italy con effetti sulla produzione, i posti di lavoro e i consumi finali.
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