Gabriella Anca Rallo Commendatore della Repubblica
Gabriella Anca Rallo è stata insignita del titolo di Commendatore della Repubblica italiana per i suoi meriti in favore dell'affermazione del vino siciliano così come per la promozione del ruolo della donna nell'isola.
Dopo la scomparsa nel 2016 del marito Giacomo Rallo, Gabriella e i figli José e Antonio hanno assunto la guida dell'azienda agricola "Donnafugata" di Contessa Entellina, azienda che esporta in oltre 60 paesi.
L'onorificenza di commendatore attribuita con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata conferita a Gabriella Anca Rallo dal prefetto di Trapani Darco Pellos nell'ambito delle celebrazioni della giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate il 4 novembre a Trapani al monumento ai Caduti, in piazza Vittorio Veneto.
Insieme al marito Giacomo Rallo, Gabriella Anca Rallo ha condiviso la visione di una nuova Sicilia del vino, e per realizzare il sogno ha dato vita a Donnafugata, come ha voluto che si chiamasse la loro azienda, con il logo che tratteggia la testa di una donna con i capelli al vento.
Un’azienda in fuga, in moto perpetuo verso traguardi sempre nuovi e più avanzati. "Determinante - si legge sul sito web dell'azienda - è stato il suo ruolo anche nell’ambito della comunicazione. La forza identitaria che Gabriella ha voluto imprimere all’azienda si esprime soprattutto attraverso le sue etichette che hanno contribuito a rendere famosa la Sicilia nel mondo: di straordinaria personalità sono le illustrazioni da cui traggono origine, vere opere d’arte create o ispirate da Gabriella che ha saputo avvalersi della collaborazione artistica di Stefano Vitale, riuscendo così a rendere ogni bottiglia di Donnafugata, l’icona di un universo simbolico di eccezionale forza immaginifica".
Sono gli anni ’70, nei territori dove il terremoto del Belìce aveva seminato distruzione ed è qui che, con coraggio e testardaggine, l'azienda Donnafugata avvia il suo successo. Con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro, Donnafugata racconta nel mondo una Sicilia diversa e lo fa attraverso la qualità dei suoi meravigliosi vini.
Insieme al marito Giacomo Rallo, Gabriella Anca Rallo ha condiviso la visione di una nuova Sicilia del vino, e per realizzare il sogno ha dato vita a Donnafugata, come ha voluto che si chiamasse la loro azienda, con il logo che tratteggia la testa di una donna con i capelli al vento.
Un’azienda in fuga, in moto perpetuo verso traguardi sempre nuovi e più avanzati. "Determinante - si legge sul sito web dell'azienda - è stato il suo ruolo anche nell’ambito della comunicazione. La forza identitaria che Gabriella ha voluto imprimere all’azienda si esprime soprattutto attraverso le sue etichette che hanno contribuito a rendere famosa la Sicilia nel mondo: di straordinaria personalità sono le illustrazioni da cui traggono origine, vere opere d’arte create o ispirate da Gabriella che ha saputo avvalersi della collaborazione artistica di Stefano Vitale, riuscendo così a rendere ogni bottiglia di Donnafugata, l’icona di un universo simbolico di eccezionale forza immaginifica".
Sono gli anni ’70, nei territori dove il terremoto del Belìce aveva seminato distruzione ed è qui che, con coraggio e testardaggine, l'azienda Donnafugata avvia il suo successo. Con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro, Donnafugata racconta nel mondo una Sicilia diversa e lo fa attraverso la qualità dei suoi meravigliosi vini.
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