Le birre fiamminghe invadono Roma
Le birre fiamminghe alla conquista di Roma. In occasione della Flemish Beer Tasting Evening, manifestazione promossa dall'Ambasciatore del Belgio in Italia, Frank Carruet, 17 birrai, aziende a conduzione familiare e microbirrifici, hanno portato in degustazione 95 birre made in Fiandre, la regione settentrionale del Belgio.
Birre a base di cherry, con sentori di caffè, cacao o liquirizia, alcune in champagne-style. Birre che arrivano dalla grande tradizione che risale ai monaci medievali celebrate nei quadri di Pieter Brueghel il Vecchio e in innumerevoli canzoni.
Tra le curiosità del banco d'assaggio anche le birre del bucaniere, prodotte da Giuliano Forti e Anna Zinovyeva, con il tradizionale processo dell'alta fermentazione e rifermentazione in bottiglia.
E ancora i prodotti senza zucchero dolcificati con Stevia della Stepaia che, assicurano Jan Geuns e Christine Vergauwen, hanno un contenuto energetico circa la metà rispetto alle normali birre: metà calorie e il doppio del piacere.
Definiti 'sorsi di cultura' in un bicchiere di birra Tripel, una Grand Cru, una Lambic o una Blanche, sorsi che hanno fatto della birra belga Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco dal 2016.
Birre alla conquista della capitale alcune delle quali già distribuite a Torino, come Brouwerj Maenhout.
Si tratta di un birrificio artigianale in cui marito e moglie Thijs Maenhou e Birgit De Rammelaere a Pittem, vantano una linea di produzione automatizzata con una capacità di 1200 ettolitri l'anno vicino Bruges.
In Italia gli ultimi dati economici delle birre d'Abbazia, nate per essere donate agli agricoltori dei villaggi come ricompensa per il lavoro nei campi durante il periodo del raccolto, fanno segnare nel 2018 un incremento del +15% a volume. L'analisi di mercato è emersa in occasione dell'annuncio di un ritorno alla produzione dell'Abbazia di Grimbergen in Belgio con la ricostruzione di un microbirrificio al suo interno per una produzione di 10mila ettolitri l'anno e finalizzata a una limited edition dopo settembre 2020.
E ancora i prodotti senza zucchero dolcificati con Stevia della Stepaia che, assicurano Jan Geuns e Christine Vergauwen, hanno un contenuto energetico circa la metà rispetto alle normali birre: metà calorie e il doppio del piacere.
Definiti 'sorsi di cultura' in un bicchiere di birra Tripel, una Grand Cru, una Lambic o una Blanche, sorsi che hanno fatto della birra belga Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco dal 2016.
Birre alla conquista della capitale alcune delle quali già distribuite a Torino, come Brouwerj Maenhout.
Si tratta di un birrificio artigianale in cui marito e moglie Thijs Maenhou e Birgit De Rammelaere a Pittem, vantano una linea di produzione automatizzata con una capacità di 1200 ettolitri l'anno vicino Bruges.
In Italia gli ultimi dati economici delle birre d'Abbazia, nate per essere donate agli agricoltori dei villaggi come ricompensa per il lavoro nei campi durante il periodo del raccolto, fanno segnare nel 2018 un incremento del +15% a volume. L'analisi di mercato è emersa in occasione dell'annuncio di un ritorno alla produzione dell'Abbazia di Grimbergen in Belgio con la ricostruzione di un microbirrificio al suo interno per una produzione di 10mila ettolitri l'anno e finalizzata a una limited edition dopo settembre 2020.
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