Marche: export agroalimentare in Cina +424%. Turismo cinese in aumento

I prodotti dell'agroalimentare marchigiano sbarcano in Cina. Secondo un'analisi di Coldiretti Marche il 2018 si è chiuso con un export che ha superato i 4 milioni di valore a fronte di importazioni per il settore agroalimentare cresciute in Cina del +424%. Il dato percentuale marchigiano supera la media italiana che segna un +254%. A frenare le spedizioni agroalimentari Made in Italy sono le barriere tecniche ancora presenti per le produzioni nazionali. Se infatti è stato rimosso nel 2016 il bando sulle carni suine italiane e nel 2018 le frontiere si sono aperte in Cina per l'erba medica italiana, al momento per quanto riguarda la frutta fresca l'Italia può esportare in Cina solo kiwi e agrumi, mentre sono ancora bloccate mele e pere oggetto di uno specifico negoziato. Ma non solo agroalimentare.

Cina e turismo: nelle Marche è sopra la media nazionale

Grazie ad un accordo con il Tour Operator di Stato cinese CITS prossimamente vi sarà un volo diretto tra l'aeroporto di Falconara e la Cina. Entro il 2020 la Cina sarà il Paese da cui partirà il maggior numero di turisti diretti all’estero. L’anno scorso hanno viaggiato fuori dai confini della Repubblica popolare 135 milioni di persone. Un decimo della popolazione totale, visto che il 90% dei cinesi non ha né richiede il passaporto. Nelle Marche l’esperienza del turista cinese indica su 6.000 turisti giunti nel 2017 una presenza media di 9 giorni, nettamente più alta della media nazionale. Risulta evidente che il turista cinese soggiorna nelle Marche per poi spostarsi, andando a visitare città e monumenti d’interesse con escursioni giornaliere a beneficio della Regione. Ecco perché il volo diretto con Falconara risulta essere strategico. Aspetto da non trascurare anche quello che comporta un vantaggio importante per gli imprenditori e l'industria manifatturiera sulla possibilità di avere spazio per 1500 tonnellate di merce import ed export da/per la Cina senza utilizzare i camion per spostarsi nei principali hub europei.