Unifrutti Italia triplica le importazioni di limoni con buccia edibile in controstagione
Per il limone di controstagione, l’edibilità della buccia rappresenta un valore aggiunto molto importante. Così Unifrutti triplica le importazioni.
Il Covid-19 ha accelerato nel 2020 il trend di consumo di tutti gli agrumi in tutto il mondo e nel caso del limone l’accelerazione non ha riguardato solo le quantità, ma anche la segmentazione delle richieste dei consumatori; le nuove esigenze che si manifestavano da tempo di fronte alle diverse offerte si sono infatti esasperate con gli effetti della pandemia, creando modelli di consumo differenti che chiedono prodotti molto diversi tra loro sulla base di ogni stile di vita. E il limone, agrume versatile che si presta per svariati usi in ogni stagione, distribuito ovunque in ogni periodo dell’anno, è diventato lo specchio di un consumatore di ortofrutta che cambia, segmentato, esigente e contemporaneo, sul quale Unifrutti si focalizza profilando a sua volta la propria offerta.
Il consumatore di ortofrutta non è tutto uguale e richiede un prodotto altrettanto diversificato: a fianco di chi è interessato alla convenienza e al prezzo c’è anche una fetta sempre più ampia del mercato fortemente legata alla territorialità e all’origine, mentre altri considerano prioritaria la sostenibilità del prodotto.
Il limone è la terza categoria che ha sviluppato più fatturato nel 2020 nell’ambito dell’agricoltura sostenibile (fonte dati Nielsen Osservatorio Immagino 2020-2) e la sua sostenibilità va di pari passo con l’edibilità della buccia che consente di consumarlo in sicurezza in ogni sua parte, dalla scorza al succo. Un’esigenza legata in primis alla cucina, altra abitudine casalinga che la pandemia ha contribuito a riportare con grande slancio nella vita degli italiani nell’ultimo anno.
In particolare per il limone di controstagione, l’edibilità della buccia rappresenta un valore aggiunto molto importante, del quale sempre più consumatori sono consapevoli e che in Italia risponde a standard qualitativi particolarmente rigorosi.
"Grazie alle diverse produzioni di limoni del Gruppo, dislocate in varie aree climatiche – spiega Gianluca Defendini, Ceo di Unifrutti Italia - siamo puntando a un’attenta selezione dei raccolti per essere in grado di distribuire ampi volumi di limoni a buccia edibile 365 giorni all’anno. Durante la stagione invernale la richiesta italiana è soddisfatta con limoni Made in Italy siciliani, tra cui il pregiato limone Femminello di Siracusa IGP. Durante la stagione estiva che sta iniziando, Unifrutti prevede di triplicare l’importazione di limoni varietà Eureka con buccia senza ceratura e chem-free, provenienti sia dai nostri 300 ettari in Argentina (localizzati nella rinomata zona di Tucuman) che dalla divisione South Africa del Gruppo, riconosciuta come eccellenza produttiva in tutto il settore dei citrus".
La possibilità di offrire un trattamento post raccolta compatibile con le esigenze del pubblico più attento alla sostenibilità e all’edibilità totale del prodotto anche nella produzione d’oltremare è un plus importante, che si sposa con la filosofia del Gruppo Unifrutti: l’innalzamento costante dello standard qualitativo su tutte le produzioni, in ogni momento dell’anno, per garantire continuità a ogni tipologia di consumatore.
Nella controstagione agrumicola italiana del 2021 Unifrutti avvierà un cambiamento anche sulle arance, innalzerà lo standard qualitativo delle selezioni che faranno il loro ingresso nel nostro paese con l’arrivo di arance Navel e Valencia con buccia edibile provenienti dal Sudafrica, con l’obiettivo di ampliare sempre di più questo segmento.
Si tratta di un’operazione d’eccellenza, dai volumi ancora limitati per il Gruppo, ma che ne rappresenta alla perfezione i valori e la strategia di lungo termine, centrata sul rivolgersi a un consumatore globale senza bisogno di standardizzare il prodotto, anzi valorizzandone la differenziazione. L’obiettivo è un’offerta più flessibile possibile, in grado di andare incontro a tutti i cambiamenti del mercato nelle diverse geografie, all’evoluzione delle abitudini e alla sempre crescente sensibilità verso i temi della salute.