Alla scoperta del Moscow Mule: storia, curiosità, abbinamenti

Il Moscow Mule è uno dei cocktail più “di moda” in Italia negli ultimi anni. Negli Stati Uniti, invece, ha sempre goduto di una buona popolarità

1 Giu 2024 - 09:30
Alla scoperta del Moscow Mule: storia, curiosità, abbinamenti

Il Moscow Mule è uno dei cocktail più “di moda” negli ultimi anni. Per lo meno in Italia, dove fino a poco più di una quindicina di anni fa ben pochi conoscevano questo drink che negli Stati Uniti, invece, ha sempre goduto di una buona popolarità dal dopoguerra in poi, con il suo gusto fresco dominato dallo zenzero e dalle note agrumate.

LA STORIA

Chiariamolo subito: a dispetto del nome, il Moscow Mule è nato negli Usa e non ha nulla a che fare con la capitale russa. La leggenda più diffusa sulla sua origine ci riporta a un tavolo del bar del Chatham Hotel di New York, nel 1941, dove si sarebbero incontrati Jack Morgan, proprietario del famoso bar di Hollywood Cock’n Bull, e John Martin, ai tempi importatore di vodka Smirnoff. Ognuno si lagnava dei propri problemi: il primo si ritrovava in magazzino una gran quantità di ginger beer, una bibita analcolica a base di zenzero, che non riusciva a smerciare, mentre il secondo non trovava il modo di far decollare le vendite di vodka nell'America anticomunista, dove tutto ciò che avesse a che fare con l'Unione Sovietica incontrava scarsa popolarità. Non si sa chi, dei due, avrebbe avuto l’idea, fatto sta che, miscelando i due ingredienti, ne sarebbe venuto fuori un drink che avrebbe rappresentato la soluzione ai rispettivi problemi.
Un articolo pubblicato nel 2007 sul Wall Street Journal attribuisce invece l’invenzione del cocktail a Wes Price, capo barman del Cock ‘n’ Bull di Morgan, che in quello stesso periodo avrebbe deciso di sbarazzarsi delle forniture invendute accumulatesi nella cantina del locale, tra cui casse di vodka e di ginger beer. Stando a questa versione, Price avrebbe servito il primo Moscow Mule all’attore Broderick Crawford.
Comunque sia, il cocktail si diffuse rapidamente in tutto il Paese, contribuendo a sdoganare il consumo di vodka oltreoceano. In Italia, invece, è rimasto confinato per molti anni in una nicchia di locali guidati da maestri della miscelazione come Oscar Rabitti e Peppino Manzi, complice anche la difficoltà nel reperire la ginger beer nel nostro Paese fino ai primi anni Duemila. Quando, con la diffusione di questo ingrediente nei canali mainstream, supportato dal relativo marketing, il Moscow Mule ha conosciuto un’impennata di notorietà anche da noi, che non accenna a calare ancora oggi.

IL NOME

Il riferimento alla capitale della Russia (Moscow) è chiaramente legato alla vodka, fra i principali ingredienti di questo cocktail. Ma che c'entrano gli asini (mule, in inglese)? Anche in questo caso, sono almeno due le leggende. In base alla prima, a quel famoso tavolo del bar, nel 1941, Morgan e Martin sarebbero stati raggiunti da un’imprenditrice di origine russa che, dovendo smaltire una scorta di tazze mug di rame con incisa l'immagine di un mulo, propose di servire il nuovo cocktail proprio in questi recipienti. In base a un'altra versione, invece, il termine sarebbe stato suggerito dai primi clienti che assaggiarono il drink, i quali commentarono che "scalciava come un mulo" per il suo gusto pungente.

LA RICETTA IBA

Tecnica: Build
Bicchiere: mug di rame (oppure tumbler)
Ingredienti:
45 ml vodka Smirnoff
120 ml ginger beer
10 ml succo di lime fresco
Garnish: spicchio di lime

LE VARIANTI

La stessa Iba, nei “tips” che accompagnano le ricette della sua nuova lista ufficiale, suggerisce diverse possibilità per “personalizzare” la classica ricetta del Moscow Mule. Fra le più interessanti, citiamo l’utilizzo di mezcal al posto della vodka (ma in questo caso bisognerà probabilmente ridurre la quantità di ginger beer, per non ottenere un risultato “troppo pungente”), oppure la possibilità di rafforzare il gusto di zenzero con Barrow’s intense Ginger Liqueur o con Domaine De Canton, o più semplicemente mettendo in superficie dello zenzero candito.
Viceversa, per ottenere un drink dal gusto più morbido, si può tagliare oppure sostituire la ginger beer con un Fermented Banana Wine, o magari utilizzare della marmellata di fichi.

IL MOSCOW MULE IN TV (E IN MUSICA)

Non abbiamo notizia di film famosi in cui il Moscow Mule abbia avuto un ruolo di rilievo, eppure molta della sua fama è legata proprio a uno dei più grandi nomi della cinematografia degli ultimi sessant’anni: nel 1960, infatti, un giovane Woody Allen, già famoso negli Usa per le sue stand-up comedy nei night club di New York, viene ingaggiato da Smirnoff come testimonial, pubblicizzando la vodka proprio facendo leva sul Moscow Mule.


In tempi più recenti, il drink è comunque apparso in serie tv di successo come “Better call Soul” (spin-off di “Breaking bad”), “House of cards” e in alcune edizioni del franchise “The real housewives”. E ha anche dato il titolo a un misconosciuto cortometraggio del 2019 diretto da Scott E. Brosius.
Nel 2018, poi, sulla scia della popolarità conquistata in Italia, al Moscow Mule è stata intitolata anche una canzone di successo di Benji & Fede, fra i tormentoni estivi di quell’anno.

 

MOSCOW MULE E FOOD PAIRING

La piccantezza dello zenzero, che caratterizza il Moscow Mule, si abbina a diversi cibi dalla spiccata sapidità come i salumi, ma anche a piatti a base di pesce come un salmone grigliato alla piastra o degli spaghetti con zucchine e gamberetti.
Un ottimo accostamento può essere anche la paella, i cui sapori intensi si sposano con Il sapore della vodka e la freschezza del lime, oppure con pietanze speziate thailandesi quali pad thai (piatto a base di pasta di riso al salto e una varietà di altri ingredienti) o curry verde.
Qualcosa di più semplice per un finger food da accompagnare al Moscow Mule per l’aperitivo? Patate, fritte o arrostite, o bocconcini di baccalà.

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