Ferrari Cantina dell’anno 2019 per il Gambero Rosso
Ferrari è stata insignita del titolo di Cantina dell'anno per il 2019 dalla Guida dei Vini del Gambero Rosso.
L'azienda vinicola dei fratelli Lunelli, si legge nelle motivazioni dei curatori Marco Sabellico e Gianni Fabrizio, ''Ferrari porta in Trentino il premio 'Cantina dell'Anno' per la qualità impressionante di tutta la gamma e per l'incessante lavoro di promozione del Made in Italy in giro per il mondo".
Il premio sottolinea l'impegno di Ferrari, bollicina italiana per eccellenza, nel farsi ambasciatore dell'Arte di Vivere Italiana nel mondo.
Ad Antonella Corda è stato riconosciuto il premio 'Cantina Emergente 2019' dalla guida Vini d'Italia del Gambero Rosso e il suo vino di punta, il Cannonau di Sardegna Doc 2016, si aggiudica gli ambiti Tre Bicchieri.
L'edizione 2019 delinea un panorama sempre più ricco fatto di mille territori vocati all'eccellenza lungo la Penisola: oltre 2.500 produttori censiti (tra loro 129 new entry per l'edizione 2019) e quasi 23.000 vini.
Sono 447 le etichette che ottengono il massimo riconoscimento, i Tre Bicchieri, con 54 produttori al debutto nell'ambita schiera.
Vini d’Italia è giunta alla trentaduesima edizione. La prima, datata 1988, è stata redatta da un manipolo di appassionati nell’estate del 1987, in un momento molto difficile della storia recente del vino italiano, ma anche ricco di quei “fermenti” innovativi che hanno caratterizzato gli anni Ottanta, il decennio dell’Italian wine renaissance. In questo lasso di tempo, il Gambero Rosso è passato dal recensire 500 cantine e 1500 vini a oltre 2500 produttori e quasi 23mila vini.
Trentadue le edizioni di una Guida che ogni anno viene tradotta in inglese, tedesco, cinese e giapponese, a testimonianza del riconoscimento di un impegno stimato non solo in Italia, ma anche nei paesi dove il vino italiano viene comprato e apprezzato.
Per i produttori e le cantine, leggere il proprio nome sulla Guida del Gambero Rosso e aspirare ad ottenere gli agognati Tre Bicchieri è divenuto “benchmark” universale, un riferimento obbligato anche per i consumatori che continuano a favorire l’affermazione del vino italiano sullo scenario internazionale.
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