#Napolisiferma: il gesto di responsabilità dei ristoratori napoletani
#Napolisiferma è l'iniziativa di 150 ristoratori napoletani che hanno chiuso le proprie attività in modo da far rispettare le misure di prevenzione del contagio da Coronavirus previste dal Governo
Oltre 100 ristoratori napoletani si sono riuniti spontaneamente nell'Unione dei Ristoratori Napoletani per dare un segnale chiaro e di responsabilità in un periodo di emergenza: #Napolisiferma.
Per rispettare - e far rispettare - a pieno le misure di prevenzione del contagio da Coronavirus previste dal Governo, spontaneamente gli imprenditori dell'Unione dei Ristoratori Napoletani hanno deciso di chiudere i loro esercizi da mercoledì 11 marzo fino a data da destinarsi.
I promotori del gruppo sono Dario Moxedano di Muu Muzzarella, Diego Nuzzo di Coco Loco, Vincenzo Cerbone di 12 Morsi, Roberto Biscardi di Re di Napoli e Stefano Vitucci di Terrazza Calabritto.
"Ci fermiamo. È la decisione volontaria di oltre 150 brand di Napoli davanti all’aggravarsi della situazione nazionale e in risposta al DPCM dell'8 marzo 2020 per contrastare e contenere il diffondersi del COVID 19." racconta Dario Moxedano. "Una decisione sofferta ma necessaria presa per il bene della collettività e per dare una
risposta ferma e chiara in questo momento di grande confusione e preoccupazione. Abbiamo rispettato fino ad oggi il decreto legge della Regione Campania osservando con scrupolosità e impegno tutte le normative indicate. L’unica strada per rallentare il contagio e scongiurare il peggio è ridurre, se non evitare, i contatti sociali. E noi vogliamo fare la nostra parte! Abbiamo il dovere di anteporre la salute di tutti, dei nostri collaboratori e dei clienti, alle logiche del profitto. Vogliamo essere d’esempio per altri colleghi e di sostegno al difficile lavoro che stanno facendo le istituzioni. Siamo chiamati tutti a comportamenti di responsabilità e coscienza civica. Solo uniti si potrà vincerà questa battaglia ci auguriamo che tanti altri colleghi si uniscano a noi" continua l'imprenditore.
Un segnale forte che sacrifica il proprio interesse in nome di quello della comunità; un senso civico davvero da esempio soprattutto perché proveniente da una categoria - quella degli imprenditori degli esercizi pubblici - molto provati da questo nuovo scenario.
La stessa iniziativa verrà proposta da Milano per l'Unione dei Brand della Ristorazione Italiana.
I BRAND ADERENTI
Coco Loco- Gruppo J Contemporary Japanese Restaurant- Crudo Re-Gruppo Muu Muuzzarella- Jap One-Otoro 81 -12 Morsi- Salumeria Alcolica-Concettina ai Tre Santi-Mammina Pizzeria e Cucina Genuina -Cantine Social-Urubamba-Riserva-RoofTop-Fish Bar.1000 Gourmet-La scottona- Gruppo Antonio Antonio- Acqolina-Gusto e Gusto-Gruppo Cicciotto -Trattoria Nennella-Trattoria Speranzella-Braceria Pastore-Gran Fuoco-Fioreria Caffe-Piadina Ailò- -Otoro Lab-Re di Napoli-Fiore Bianco-LoveFor nu Cafe-Orange-Box Burger-Kiss Kiss Bang Bang-Tender-Gran Caffe Cimmino-Tabi- Metis-Ciro Pellone-Regina Margherita-La Cantina di Triunfo-Antica Latteria- Giappo Chiaia -Pizzeria Michele via Martucci-Vivi & Share- Pizzaria Ciro Cascella-Sakurajima-Borgo Antico-Rol-Casa a tre Pizzi –Octo-Eccelenze Campane Mare via Partenope- The GinClub-Salumeria -Fresco-B-Factory Meat Exsperience-Le Bar-Desio-Pizzeria Enrico Porzio-Antonio La Trippa-Il Basilico- Sushi & Co- Drogheria Bellavista--Osteria del Mare-Zenith- Gruppo Blackwood-Molo17-Sorbillo – Vanilla Caffè- Pupella-La Frescheria-Vinarium-Konoha
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