Origin Green: il primo programma nazionale di sostenibilità promosso da Bord Bìa in Irlanda

29 Apr 2019 - 01:30
Origin Green: il primo programma nazionale di sostenibilità promosso da Bord Bìa in Irlanda
"Salvaguardia dell'ambiente" e "tutela della salute". Sono questi i primi due concetti che gli italiani collegano alla "sostenibilità", quando devono scegliere in merito a consumo o acquisto di bevande e alimenti. È quanto emerge dalla recente indagine "Chi ha paura del cibo cattivo? Gli italiani e la sostenibilità" realizzata da Nomisma. Secondo questa ricerca, gli italiani collegano il concetto di "sostenibile" all'ambiente e alla sua salvaguardia in quattro casi su dieci (39% degli intervistati), ma anche alla tutela della salute (23%). Si registra quindi oggi un'attenzione crescente per queste tematiche da parte dei consumatori, che si orientano sempre di più verso scelte di consumo responsabile. A questo risponde pienamente Origin Green, il primo programma al mondo introdotto a livello nazionale in Irlanda, a favore di un regime di sostenibilità a tutti i livelli della filiera produttiva, di distribuzione e consumo di cibo e bevande. Con il supporto di Bord Bia, i membri di Origin Green - tutti volontari - hanno stabilito obiettivi di sostenibilità misurabili e raggiungibili. Il programma è stato introdotto nel 2012 con lo scopo di sensibilizzare produttori e consumatori verso tematiche ambientali e di sostenibilità agroalimentare. Oggi le aziende che ne fanno parte come membri certificati sono oltre 320 e costituiscono il 90% delle aziende irlandesi che esportano prodotti food&beverage all’estero. Temi cari agli italiani, parlando di sostenibilità a tavola: una recente ricerca ha riportato che 7 italiani su 10 sono disposti a pagare di più per acquistare alimenti sostenibili e un generoso 62% di loro si definisce appassionato o interessato alla sostenibilità, percentuale che sta aumentando rapidamente. Una necessità che viene percepita come primaria di conseguenza anche dai ristoratori. Davanti ai nuovi bisogni dei clienti, si informano in modo più approfondito sulle origini delle materie prime e sono particolarmente attenti a proporre piatti non solo gustosi, ma prodotti con tecniche che non hanno impatto sull’ambiente. A conferma del trend che vede i consumatori italiani sempre più esigenti, i dati recenti classificano l’Italia come quarto mercato più importante per le esportazioni dell’Irlanda - dopo Gran Bretagna, Francia e Olanda – con un’attenzione particolare per la carne (32.400 tonnellate esportate solo lo scorso anno). Lo dimostrano anche i dati emersi dallo studio realizzato dalla Thinking House di Bord Bia sui comportamenti dei consumatori di carne in Italia, dai quali risulta che il 38% dei consumatori di carne italiani si dichiarano inclini all’acquisto di manzo irlandese in futuro. Origin Green rappresenta una risposta alle richieste di sostenibilità e di maggiore controllo sulle materie prime, ma anche tutela dell’ambiente e salvaguardia della salute degli animali, proprio grazie all’impegno dei suoi membri su tre aree chiave: l’approvvigionamento di materie prime, i processi di produzione e la sostenibilità sociale. Origin Green, infatti, conduce circa 650 audit ogni settimana in tutti i settori e ogni audit è verificato in modo indipendente da Mabbett. Dal 2012 ad oggi sono stati condotti più di 51.000 audit riguardo la carne bovina e di agnello. A proposito di Bord Bia
Bord Bia, Irish Food Board, è un ente governativo dedicato allo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti alimentari, bevande e prodotti ortofrutticoli irlandesi. Lo scopo di Bord Bia è quello di promuovere il successo dell’industria food&beverage e dell’orticoltura irlandese attraverso servizi di informazione mirati, la promozione e lo sviluppo dei mercati. Nel 2018 le esportazioni dell’industria food&beverage irlandese sono arrivati a quota 12,1 miliardi di euro, con una crescita di quasi il 64% dal 2010. L'Italia è un mercato importante, con esportazioni del valore di 328 milioni di euro nel 2018; è il quarto mercato più importante per l’export di manzo irlandese in Europa con scambi valutati, per l’anno scorso, a 192 milioni di euro.
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