Turisti stranieri: si allentano finalmente le restrizioni
Mirano alla ripartenza del turismo le ultime manovre varate dal Governo e dal Ministero della Salute, che allentano le restrizioni per i turisti.
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“Accogliamo con favore la decisione del Ministro Speranza di allentare le restrizioni sui flussi turistici, dando la possibilità ai turisti provenienti dall’UE di poter entrare in Italia esibendo il solo green pass e allargando a 6 nuovi paesi i corridoi già esistenti. Si tratta certamente di un provvedimento che va incontro alle nostre richieste. Come abbiamo segnalato più volte, il rilancio del turismo sarà fondamentale per la ripresa non solo del nostro settore, ma del Paese stesso. Bene anche la semplificazione per consentire a questi stessi turisti di entrare al bar o al ristorante con le medesime condizioni. Ora occorre agire per allentare le restrizioni per tutti i cittadini con l’obiettivo di ricostruire un clima di fiducia positivo indispensabile per la ripresa dei consumi”.
Così Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi ha commentato la decisione del Ministro della Salute e le ultime manovre varate che mirano alla ripartenza del turismo.
Le misure individuate nel Consiglio dei Ministri del 2 febbraio stabiliscono che "A coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). Ciò vale anche per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un tampone".
"Le misure individuate ieri nel corso del Consiglio dei ministri e relative al green pass sono un primo passo avanti che va incontro alle esigenze del nostro settore.
Un primo segnale cui, ci auguriamo, faranno seguito altri interventi nella direzione di un allineamento dei sistemi per garantire il ritorno del grande assente in Italia, il turismo internazionale". Così Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, ha commentato con Adnkronos/Labitalia la decisione del Cdm.
Con Sputnik via libera a 1 mln di turisti russi
Via libera al ritorno in Italia di oltre un milione di turisti dalla Russia che prima della pandemia erano venuti in viaggio in Italia. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in riferimento al provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri con il presidente Draghi che consente l’arrivo in Italia degli stranieri con certificati di guarigione o vaccinali da più di sei mesi compresi quelli ottenuti con Sputnik o con altri vaccini non autorizzati dall’Italia con l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 se molecolare. Per l’Italia – sottolinea la Coldiretti – si tratta di una svolta importante dopo che lo scorso anno gli arrivi dalla Russia sono praticamente azzerati con un crollo di oltre il 90% con pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione nelle aree in cui in passato erano presenti. Il ritorno dei vacanzieri dalla Russia in Italia è infatti strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché – continua la Coldiretti – i visitatori da questo paese hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa che ammontava prima della pandemia a quasi un miliardo di euro. Per consentire la ripartenza dei flussi turistici è importante – continua la Coldiretti – anche la decisione di consentire l’ingresso con il solo green pass base in hotel, ristoranti e agriturismi a tutti gli stranieri presenti in Italia. Una boccata di ossigeno per il turismo che ha registrato un crack di oltre 10 miliardi di euro nel 2021 rispetto a prima della pandemia, con la mancanza di viaggiatori stranieri che è stato uno degli elementi di maggiore criticità. I vacanzieri dall’estero in Italia sono strategici per l’ospitalità turistica soprattutto nelle mete più gettonate anche perché – continua la Coldiretti – hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Si stima peraltro che 1/3 della spesa turistica sia destinata proprio all’alimentazione per consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi e acquisto di vino e specialità alimentari da riportare a casa, secondo le stime della Coldiretti. Gli arrivi dall’estero sono determinanti anche per gli agriturismi dove gli stranieri – conclude la Coldiretti – rappresentavano oltre il 40% delle presenze totali prima della pandemia.
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