Al via la raccolta di riso italiano, ma la produzione crolla del -30%

Tra siccità e rincari, la campagna di raccolta del riso inizia con un crollo della produzione di circa un terzo. Ecco i dati su produzione e consumi italiani

19 Sett 2022 - 10:31
Al via la raccolta di riso italiano, ma la produzione crolla del -30%
Colpita dagli effetti del meteo, tra siccità e nubifragi, la produzione di riso italiano crolla di oltre il 30%.  Sono le stime di Coldiretti proprio all'inizio della campagna di raccolta, in un momento in cui la guerra e i rincari sui costi di energia e gasolio mettono in ginocchio le aziende. Il clima ci mette del suo, soprattutto al nord dove sono maggiormente concentrate le risaie italiane: 9 su 10 sono distribuite tra la Lombardia e il Piemonte. "Di fronte al clima anomalo che ha devastato le produzioni - commenta la Coldiretti - gli agricoltori si sono trovati nella drammatica situazione di dover scegliere chi far sopravvivere: una risaia piuttosto che un’altra, un campo di mais o uno di Carnaroli o Arborio". In alcune zone fra Lombardia e Piemonte si prevedono fino al 40% di perdite, con danni per milioni di euro. In Lombardia, dove si coltiva circa la metà del riso nazionale e dove si concentrano i chicchi da risotto, si stimano 23.000 ettari di risaie dove la produzione potrebbe essere totalmente azzerata Uno shock devastante per l’economia e l’occupazione, con oltre diecimila famiglie tra dipendenti e imprenditori impegnati nell’intera filiera, ma anche per la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Coldiretti pone inoltre l'accento su un altro problema che grava sul riso italiano, ovvero la concorrenza sleale delle importazioni low cost dai paesi asiatici che vengono agevolate dall’Unione Europea nonostante non garantiscano gli stessi standard di sicurezza alimentare, ambientale e dei diritti dei lavoratori. In Italia oltre il 70% del riso importato è oggi a dazio zero. Un esempio fatto dalla Coldiretti è il Myanmar, che, spiega l'associazione, è tra i primi fornitori del nostro Paese con 72,5 milioni di chili nei primi sei mesi del 2022, ben 24 volte di più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con 1,5 milioni di tonnellate all’anno – sottolinea Coldiretti – l’Italia garantisce il 50% dell’intera produzione di riso della Unione europea di cui è il primo fornitore, con una gamma di varietà e un livello di qualità uniche al mondo. Gli italiani – conclude Coldiretti – consumano in media fra i 5 e i 6 chili a testa, ma la corsa dell’inflazione con l’esplosione dei costi di produzione ha spinto la crescita dei prezzi al dettaglio sugli scaffali del +22,4% nell’ultimo anno ad agosto, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat.
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