Alla scoperta di Formentera e dei suoi piatti
Meta estiva sempre più gettonata, Formentera è l'isola delle Baleari che riceve il maggior numero di turisti italiani. L'incontrastata bellezza delle sue spiagge ed il suo mare caraibico sono una calamita naturale per chiunque sia alla ricerca di una vacanza dedita al relax.
La sua anima, infatti, lontana dalla festaiola e confusionaria Ibiza, la rende il luogo giusto dove entrare a contatto con la natura e ricaricare le batterie.
Facile da raggiungere, grazie al suo clima mite accoglie ogni anno tantissimi viaggiatori che la visitano da maggio fino ad ottobre.
Con un arco temporale così ampio l'isola si presta a diverse attività: nella bassa stagione, quando le temperature non sono torride e non è ancora il momento di fare il bagno, è bello scoprirla attraverso il circuito dei sentieri verdi.
Il Consell Insular di Formentera ha creato ben 20 percorsi che permettono di ammirare e godere l'isola da differenti punti di vista. Il più suggestivo è certamente il Camino Romano, un sentiero in salita che parte dal piccolo centro abitato di Es Calò e arriva fino ad un punto panoramico chiamato El Mirador. Facile da percorrere, offre vedute ineguagliabili sia sul mare sia su una parte della bellissima terra di Formentera.
Ma l'isola è sicuramente famosa per le sue spiagge: distese di sabbia bianca che si incontrano con acque cristalline. È infatti il blu, con tutte le sue sfumature, a delineare il contorno di quest'isola dall'energia coinvolgente.
Il segreto del mare trasparente di Formentera risiede nella Posidonia Oceanica, una pianta endemica del Mar Mediterraneo che, con la sua conformazione, agisce come una barriera protettiva nei fondali dell'isola. Questa pianta, che non è un'alga, contribuisce ad ostacolare l'erosione delle coste ed ossigena le acque.
La spiaggia più famosa è Ses Illetes, situata tra il porto di La Savina e il piccolo centro abitato di Es Pujols. Inserita all'interno del Parque Natural di Ses Salines è per questo motivo un'area protetta: l'accesso è infatti a pagamento (salvo per chi la raggiunga a piedi). La sua bellezza è difficile da spiegare a parole e supera di gran lunga ogni aspettativa.
Verso sud, la costa ospita il tratto di spiaggia più lungo e selvaggio in assoluto: si tratta di Migjorn. Questa spiaggia, lunga circa 6 km, è frammentata in diverse calette, una più bella dell'altra.
Aggiungono poi valore a questi luoghi i numerosi ristoranti presenti. A Ses Illetes si trovano quasi esclusivamente locali molto ricercati e decisamente cari, mentre per chi vuole gustare piatti della tradizione spagnola senza spendere un occhio della testa è di gran lunga più indicata Migjorn.
I ristoranti lungo la costa di Migjorn sono per lo più a gestione familiare, dove le ricette si tramandano di generazione in generazione e dove la cortesia degli isolani si manifesta in tutta la sua sincerità. Tra i più gettonati citiamo Sa Platgeta e La Fragata.
Il primo, Sa Platgeta, si trova all'inizio del litorale ed è ubicato dentro una profumatissima pineta che guarda il mare. Sedendo ad alcuni dei tavoli ci si ritrova letteralmente con i piedi nella sabbia. La vista è a dir poco superlativa e la cucina non è da meno. Oltre al pesce sempre freschissimo (per cui sono proposti dei piatti fuori menù) impedibile è la paella della tipica tradizione valenciana e l'insalata payesa, quest'ultima originaria di Formentera.
Questa insalata ricca di gusto e carattere è composta da peperoni rossi e verdi, patate, cipolla, pane tostato, sale, olio ma ciò che le dà quel gusto autentico è il pesce essiccato. Un ingrediente perfettamente integrato in un piatto che viene voglia di replicare a casa propria una volta assaggiato.
L'altro ristorante storico di Formentera è La Fragata, un luogo magico dove passerete momenti indimenticabili. Nato nel 1979, questo locale accoglie i visitatori in un ambiente informale ma ricco di fascino: leggermente rialzato rispetto alla spiaggia gode di una terrazza panoramica veramente superlativa. Anche qui è possibile assaggiare i piatti della tradizione spagnola come il pulpo alla gallega anche detto “pulpo à feria” (poiché veniva preparato in Galizia nei giorni di festa) oppure lo stufato di pesce (tipico isolano). Splendida la cornice, anche qui viene proposto l'immancabile pescato del giorno.
Ma nella tradizione delle isole pitiuse, ovvero Ibiza e Formentera, sono i dolci ad avere un ruolo di rilievo: in alcuni ristoranti potrete ordinare un gustoso flao ovvero un tortino di formaggio fresco dove immancabili componenti sono il formaggio caprino (se ne consuma veramente tanto sull'isola) e l'anice; le orelletes, dolci che da tradizione hanno la forma di un orecchio, al gusto di anice.
La greixonera infine, è il dolce più popolare. Si tratta di un composto formato da ensaimadas sbriciolate ed impastate con le uova, la successiva aggiunta di aromi quali la cannella ed il limone e la finale cottura in forno. È sicuramente uno dei dolci più buoni ed amati dell'isola.
E se il food è uno dei punti forti della meravigliosa Formentera, non si può dimenticare che l'isola vanta anche una tradizione legata al vino: meno nota rispetto a quella italiana o francese, si distingue però per la qualità dei suoi vigneti. Curiosità storica vuole, infatti, che queste terre, a causa della loro condizione di isolamento, non siano mai state aggredite dalla filossera, parassita che danneggiò numerose coltivazioni in Europa alla fine dell'Ottocento.
Esistono due cantine che producono dell'ottimo vino locale: una è la Bodega Terramoll la quale organizza anche visite guidate nei propri terreni e l'altra è la Bodega Cap de Barbaria, nata nel 2000 e che si è subito imposta di creare vino partendo dalle due varietà autoctone dell'isola, il Monastrell e il Fogoneu.
A cura di Stefano Gualtieri
[contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
Compila il mio modulo online.