Approvate dalla Conferenza Stato-Regioni le linee guida per l'enoturismo
La Conferenza delle Regioni ha approvato le Linee guida sull'attività enoturistica che permetteranno al settore di organizzarsi e consolidarsi sulla base di standard che garantiscono qualità soprattutto in riferimento a chi esercita.
L'attività enoturistica è ovviamente finalizzata alla promozione delle produzioni vitivinicole del territorio, della diffusione di una cultura della conoscenza del vino e, quindi, delle indicazioni geografiche (DOP, IGP, STG) attraverso esperienze coinvolgenti,
Caratteristiche principali dovranno essere per le aziende che vogliono operare nel settore, oltre al rispetto delle norme igienico-sanitario e di sicurezza, l'apertura settimanale o stagionale di un minimo di tre giorni (compresi prefestivi e festivi); possibilità di prenotazione delle visite (meglio se informatizzata); materiali informativi in almeno tre lingue diverse, la gestione di un sito o almeno di una pagina web aziendale; fornire informazioni sulla zona di produzione e sulle Dop. E poi calici rigorosamente di vetro per la degustazione nelle cantine.
Alle Regioni il compito di vigilare e controllare l'osservanza delle linee con l'organizzazione di corsi di formazione per gli addetti.
La partita ora si sposta al ministero delle Politiche agricole. L'auspicio degli operatori del settore è che adesso il ministro Gian Marco Centinaio firmi al più presto il decreto, così da renderlo quanto prima operativo.
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