CCNL panificazione: in arrivo 70 euro di incremento retributivo per gli artigiani

Il nuovo CCNL della panificazione prevede una valorizzazione degli artigiani (A2), con un incremento retributivo di 69,5 euro, oltre alla regolamentazione del lavoro intermittente per la delivery per un comparto che conta 100mila addetti, distribuiti in 25mila imprese.

7 Lug 2022 - 07:06
CCNL panificazione: in arrivo 70 euro di incremento retributivo per gli artigiani
Presentiamo un rinnovo contrattuale equilibrato, nel quale abbiamo ottenuto un buon risultato per le nostre aziende in materia di gestione del personale. Sicuramente il rinnovo del Contratto, in questo periodo di grandi incertezze, può essere uno strumento di riferimento per tutta la categoria”. Così Davide Trombini, Presidente Fiesa Assopanificatori Confesercenti nell’illustrare l’iniziativa nazionale sul nuovo CCNL della panificazione, rinnovato lo scorso 31 maggio a Roma, che si è tenuta il 5 luglio 2022, a S. Vito Chietino, in Abruzzo. “Il contratto – sottolinea Trombini – prevede una valorizzazione degli artigiani (A2), con un incremento retributivo di 69,5 euro, oltre alla regolamentazione del lavoro intermittente per la delivery per un comparto che conta 100mila addetti, distribuiti in 25mila imprese. Questo significa che le imprese riverseranno ai lavoratori circa 100 milioni di euro nel settore tra aumenti ed una tantum. Il rinnovo giunge in un periodo di grandi difficoltà – dice ancora il Presidente Fiesa Assopanificatori: dall’andamento dei consumi agli aumenti energetici, al rincaro delle materie prime, a cominciare dal grano, e di grande riduzione della produzione e commercializzazione dei prodotti da forno (i dati Istat indicano tra il 2014 e 2020, una contrazione dell’11% delle attività di produzione di prodotti da forno e del commercio al dettaglio di pane e altri prodotti). Le imprese del settore hanno fatto quanto possibile: adesso tocca al Governo, anche in vista del prossimo rinnovo contrattuale, mettere mano al taglio del cuneo fiscale e del costo del lavoro, perché in futuro le imprese potranno fare poco.” “Siamo soddisfatti perché sono stati anche migliorati – spiega Davide Trombini – l’apprendistato, il lavoro a tempo determinato e il lavoro stagionale e valorizzate la classificazione e l’intercambiabilità delle mansioni, fondamentali per le piccole imprese e per la flessibilità aziendale con l’introduzione del delivery”. “Con questo rinnovo diamo anche un segnale importante alle Istituzioni – aggiunge Daniele Erasmi, Presidente di Fiesa Confesercenti – in quanto parte integrante del rinnovo è la condivisione di un Avviso comune sulla crisi del settore dove si richiede un Tavolo interministeriale che affronti la crisi e vari provvedimenti a sostegno della panificazione italiana che riconoscano il lavoro usurante e le malattie professionali. Un contratto, insomma, che guarda al futuro e agli investimenti, per affrontare al meglio le nuove esigenze di un mercato in continua evoluzione”.
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