La carta vini di EALA e gli abbinamenti autunnali
La selezione di vini del sommelier Manuele Menghini di EALA: oltre 750 referenze che si distinguono per artigianalità, identità territoriale e valore umano
L’autunno è la stagione del vino. Mentre in vigna si conclude la vendemmia, le tavole - anche quelle delle cucine gourmet - si arricchiscono di frutti dai colori e profumi intensi, e il vino si presenta più che mai protagonista di abbinamenti che coinvolgono tutti i sensi. Tra i panorami di Limone sul Garda, la carta vini di EALA - il 5 stelle Lusso che propone altissimi comfort in armonia con la natura - si arricchisce di nuove referenze e propone agli ospiti del ristorante SENSO LAKE GARDA ALFIO GHEZZI un viaggio nel gusto che racconta di territorio e valori. Curata dal sommelier Manuele Menghini e di recente insignita del Premio Carta Vini alla terza edizione di Milano Wine Week Awards per la categoria Fine Dining, è una selezione che ricerca puramente il buon bere, l’identità enologica, il piacere della tavola, con attenzione all’artigianalità e al valore umano anche dei piccoli produttori.
NUOVO RESTYLING GRAFICO
Dopo due anni dalla sua prima stesura, la carta vini di EALA è stata impreziosita da una nuova veste dettata da un’eleganza semplice e pura, proprio come il simbolo dell’hotel, il cigno da cui prende il nome in lingua celtica. Ideato in collaborazione con l’Accademia della Belle Arti di Venezia, il restyling grafico permette di guidare il lettore alla scelta del vino attraverso un viaggio tra regioni e territori, e le illustrazioni delle mappe, a cura di Giulia Bussei, aiutano a individuare facilmente le aree vinicole da cui provengono le etichette in lista. “In questo viaggio enologico nel territorio italiano e internazionale” racconta il sommelier Manuele Menghini “alcune tappe particolari pongono l’attenzione su vini arcaici, eroici, prodotti da aziende che sono espressione di luoghi insoliti e di profonda dedizione”. Sono “I vini del cigno”, una particolare selezione di prodotti che tra grandi nomi ed etichette poco note raccontano di ricerca della qualità, di arte enoica e di grandi storie di uomini e vino. Infine, una carta sostenibile non solo perché celebra il legame genuino e profondo fra cultura, produttori e territori, ma anche per la scelta di una stampa su carta 100% italiana.
Sommelier Manuele Menghini © 2021 EALA
GLI ABBINAMENTI AUTUNNALI CON IL MENU DEL FINE DINING SENSO LAKE GARDA
Peculiarità del menu ideato da Alfio Ghezzi e Akio Fujita al fine dining SENSO LAKE GARDA di EALA è l’attenzione alla stagionalità e ai prodotti del territorio. Una scelta consapevole e sostenibile che esprime la filosofia degli chef e che spesso lascia spazio ad abbinamenti anche insoliti. “Con questo nuovo menu ho un approccio diverso dal solito per l'abbinamento” racconta Menghini “parto dalla fine, considerando le scale di dolcezza di un vino e tenendo in considerazione i tre nuovi antipasti in menu: si inizia da un vino dolce per arrivare a un vino molto secco, una degustazione al contrario, con tre vini di tre zone vinicole diverse, tre approcci differenti pensando a una inconsueta degustazione cibo/vino.”
Così ZUCCA DI HOKKAIDO, Trota, Tè Affumicato e Cipolla Marinata incontra Albina 2019, Menti, un Vino Passito, da uve Garganega, che combina dolcezza e mineralità. “La zucca cotta al forno che avvolge una giardiniera di zucca e cipolla marinata, il tè affumicato alla base e la salsa a tendenza acida, incontrando la dolcezza e mineralità di questo vino, creano un abbinamento del tutto inaspettato. Il passito esalta nel gusto la tendenza dolce della zucca accompagnata dalla trota marinata: il sorso è complesso, intenso e l'ospite rimane piacevolmente sorpreso”.
Al CAVOLFIORE Limone, Nocciole e Salvia, Menghini abbina il Riesling Wehlener Sonnenuhr-Spätlese Golden Capsule 2019, Markus Molitor, un Riesling con residuo zuccherino le cui uve sono raccolte con una vendemmia tardiva. “Meno dolce del passito precedente, ma con una vena dolce che va a giocare nell'abbinamento con il cavolfiore e la nocciola, che sono a tendenza amara e vanno ad equilibrarsi con la dolcezza del vino per esaltarsi. La grassezza della nocciola e la sua aromaticità si legano al riesling grazie alla freschezza intesa come acidità e all'intensità gusto olfattiva”.
Con BARBABIETOLA In Saor e Sarda di Lago il vino abbinato è Pinot Grigio, Fuoripista 2022 di Elisabetta Foradori, vino che trascorre 8 mesi sulle bucce in anfora, molto secco, macerato, intenso dal colore aranciato, tipico dell'uva pinot grigio quando è in pianta. “È un vino che gioca con la tendenza dolce della barbabietola e con la sapidità del pinot grigio” conclude il sommelier “morbido e leggermente tannico stuzzica l'acidità e la succulenza di questo piatto, che vedo consumato in piedi di fronte al lago, con in mano il calice di Fuoripista. Macerato, intenso, simpatico e di poco corpo".