La ripresa del fuori casa arriverà in primavera, ma bisogna preparasi. L'analisi di NPD
Per la società di ricerche NPD il 2021 si avvierà la ripresa del settore, ma sarà importante considerare le nuove esigenze dei consumatori frutto di un nuovo modo di vivere l'esperienza del fuori casa
Una vera ripresa del fuori casa, secondo un approfondimento della società di ricerche di mercato NPD riportato da Hostmilano, potrà arrivare tra la primavera e l'estate e questa volta, grazie alla campagna di vaccinazione, non si tratterà di un falso allarme come lo scorso anno.
Il comparto, d'altronde ha bisogno di questo "rinascimento": il successo delle consegne a domiclio - che oggi rapprensenta il 12% della spesa complessiva del comparto - non basta a compensare le perdite di un mercato che secondo le stime NDP per la fine dell’anno avranno perso il 44% del valore del 2019.
Tornare al ristorante è un desiderio di molti, ma bisogna tenere conto che oggi molti (81%) preferiscono locali che possono garantire il distanziamento, e c'è anche chi (58%) non frequenterebbe il posto se non venissero rispettate le norme di sicurezza.
Secondo Matteo Figura, Direttore della divisioni Foodservice in NPD “I consumi fuori casa torneranno a crescere ma una ripresa vera e propria ci sarà solo nel 2022 quando ci riavvicineremo ai livelli pre-crisi.”
Secondo NPD la crescita del mercato nel 2021 sarà trainata dall'aumento di occasioni di consumo; i tassi di crescita saranno superiori al 30% ma non sufficienti a recuperare le perdite. Inoltre, sottolinea Figura, questa ripresa avverrà solo se si terrà conto che oltre questo periodo buio si profileranno nuovi scenari, nuovi modi di vivere il tempo libero come il lavoro e gli spazi urbani, e ciò porterà i consumatori ad avere nuove esigenze anche nel fuori casa: adattarsi a questa nuova realtà sarà fondamentale per ridar vita all'intero comparto.
NPD resta fiduciosa sulle possibilità del mondo Horeca di reinventarsi e recuperare: David Portalatin, Vice President, Industry Advisor, Food di NPD Usa, scommette su alcuni fattori che saranno protagonisti anche quest'anno e continueranno a far resistere questo settore: l'asporto, il delivery, la digitalizzazione, un'offerta che combina qualità a prezzi giusti e proposte "evergreen" per la famiglia come pizza, pollo e hamburger.
Infine Portalatin commenta con un'ultima previsione: "Per convincere qualcuno a separarsi dai soldi guadagnati a fatica nel 2021 l’esperienza e la qualità del cibo devono valerne la pena. L'industria della ristorazione è una comunità vivace e creativa di imprenditori, che trarranno vantaggio dagli spazi vuoti, acquisteranno un furgone o faranno leva sulla tecnologia per lanciare un marchio virtuale. Probabilmente avremo una riduzione netta del numero totale di unità di ristorazione nel 2021, ma il prossimo format superstar è già in fase di pianificazione”.
Per concludere, possiamo sottolineare che si potrà parlare di ripresa solo se si avrà una grande capacità di adattamento, comprendendo quali sono i nuovi scenari e le grandi opportunità che derivano ad esempio dagli ultimi sviluppi delle tecnologie, un'opportunità nata da questo periodo di crisi ma che di certo rappresenta un'occasione per il futuro.
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