La Scaletta torna ad accogliere gli appassionati di pizza ad Ascoli
Il Maestro pizzaiolo Mirko Petracci e la sua brigata della pizzeria La Scaletta di Ascolti tornano ad accogliere gli ospiti in piena sicurezza e fra tante gustose novità.
La città di Ascoli è pronta a festeggiare la riapertura di uno dei suoi locali più conosciuti e amati, La Scaletta.
Dall 12 giugno la pizzeria (da più di quarant’anni di proprietà della famiglia Petracci e che con il passaggio di testimone ai figli Mirko, Romolo e Piero sta conoscendo una nuova stagione di successi) ha riaperto al pubblico dopo il lungo digiuno a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
In realtà i forni de La Scaletta non si sono mai davvero spenti: Mirko Petracci e la sua brigata sono sempre rimasti attivi e con il servizio di delivery prima e take away poi hanno proseguito nella consegna delle creazioni che hanno reso il maestro pizzaiolo una delle firme più prestigiose del panorama nazionale di settore. Fedele al principio de “la pizza al centro” come strumento universale di convivialità e portatore di un momento di felicità, nel corso di questi mesi di stop forzato Petracci ha anche omaggiato con le sue pizze gli ospiti delle case di cura di Ascoli Piceno, la mensa Zarepta e i volontari del Polo Accoglienza e Solidarietà della città.
Per la riapertura, Mirko e la sua brigata hanno reimmaginato il locale per accogliere in completa sicurezza gli ospiti: a partire da una nuova “estensione” esterna, comprendente cortile e giardino antistanti la pizzeria, immersa in una suggestiva e scenografica illuminazione; l’ingresso al locale prevede diversi percorsi di accesso, sono ora disponibili doppi servizi e al tavolo la consultazione del menù (così come i pagamenti finali) avviene in formato digitale. Un insieme di accorgimenti che vuole permettere a tutti di godersi, davvero senza pensieri, il piacere della pizza. Perché la protagonista assoluta dell’esperienza di degustazione resta lei, il disco di pasta più amato dagli italiani.
Dal 12 giugno La Scaletta propone un ricco menù capace di soddisfare tanto i palati più estroversi, ansiosi di scoprire i nuovi topping elaborati da Mirko, quanto quelli più tradizionali.
Otto le versioni - con impasto Gran’Aria - disponibili nella carta stagionale gourmet della pizzeria, sei nuove creazioni e due cavalli di battaglia pronti a conquistare e riconquistare il cuore (e la pancia!) dei clienti.
Insieme ai best sellers Amatriciana e Sant’Emidio - due “rosse” con base di salsa di pomodoro San Marzano bio, la prima arricchita con cipolla bianca, guanciale di maiale da allevamento semi brado, pecorino romano DOP e pepe fresco, la seconda con mozzarella di bufala campana DOP, spicchi di pomodoro Pachino, alici siciliane ed emulsione di basilico fresco - entrano in menù anche Parmigiana (salsa di pomodoro cotto, battuto di melanzana stufata, cialda di Grana Padano stagionato 24 mesi, basilico fritto), Passeggio al tramonto (mousse di ricotta e gorgonzola, fiori di zucca, concassé di pomodori aromatizzati al timo), Rosa d’aMare (calamari della Patagonia cotti a bassa temperatura, conditi con lime e pepe di Sichuan, vellutata di zucchine, spicchi di ravanello in agrodolce con aceto di lampone), Che Fico che sono (Prosciutto Crudo Fracassa stagionato 19 mesi, stracciatella di burrata, marmellata di fichi e germogli), Re Peperone (crema di peperoni rossi e gialli, pancetta croccante, stracciatella e granella di nocciole) e RoManzo Padano (tagliata di manzo cotto a bassa temperatura su fonduta di Grana Padano 24 mesi, pesto di rucola e mandorle).
Per i più tradizionalisti, sul tavolo sboccia invece... Il Giardino delle Margherite. Una novità con cui Mirko Petracci ha voluto rendere omaggio alla pizza più classica per eccellenza, la Margherita. Un’idea apparentemente semplice, ma in realtà estremamente intrigante e complessa: il maestro reinterpreta in sei modi diversi la ricetta originale, esaltandone di volta in volta le diverse consistenze.
Accanto alla classica con pomodoro bio, fiordilatte e foglia di basilico fresco, c’è quella con mozzarella di bufala e foglia di basilico fresco, la mitica Margherita 2.0, con pomodoro Pera d’Abruzzo presidio Slow Food, stracciatella di burrata ed emulsione di basilico fresco, la sua evoluzione Margherita 3.0, con salsa di pachino, lardo e cipolla, formaggio di fossa e gel di basilico, M’Ama non m’Ama, con polvere di pomodoro, mousse di bufala e basilico fritto e infine Marghedina, con pomodoro in porchetta, cremoso al latte e polvere di basilico.
Spiega Mirko Petracci: “Siamo davvero felici di poter riaprire La Scaletta e farlo il 12 giugno ci sembra il momento ideale per dare il benvenuto non solo agli ospiti, ma anche all’estate. La pizza è il piatto che nell’immaginario comune rappresenta al meglio la felicità dello stare insieme: abbiamo studiato nei minimi dettagli tutto il setting del ristorante perché vogliamo far sentire i clienti in piena sicurezza ma vogliamo soprattutto regalare a chi ci verrà a trovare un motivo in più per sorridere e il modo migliore per farlo è attraverso le nostre creazioni. Questa pausa inaspettata è stata l’occasione per studiare i nuovi topping che arricchiscono la proposta in carta: non vediamo l’ora di farli provare al nostro pubblico”.
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