Piatti sani o della tradizione: Milano in ufficio pranza light

La startup planeat analizzando i dati dei piatti consegnati rileva che per la pausa pranzo a Milano si prediligono piatti sani e sostenibili o della tradizione

29 Maggio 2024 - 09:35
Piatti sani o della tradizione: Milano in ufficio pranza light

La startup benefit Planeat, nata nel 2020 per combattere il fenomeno del food waste, ha condotto un'analisi sugli oltre quindicimila pasti al mese che consegna alle aziende e ha rilevato che a Milano per la pausa pranzo la scelta dei lavoratori ricade su pasti light. Ciò che emerge è un'inclinazione verso la scelta di piatti sani, leggeri ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale.

Infatti, dall’analisi dei dati si può osservare che in generale i dipendenti scelgono pressoché indifferentemente tra primi (23%) e secondi (25%); notiamo una grande scelta di frutta e verdura (33%) e pane (10%). Tra le scelte meno frequenti troviamo salumi e formaggi (4%) e dolci (2%).
Nelle diverse categorie di pietanze spiccano, come più scelti, la pasta al ragù come primo, il petto di pollo ai ferri tra i secondi, i fagiolini al vapore tra i contorni, la mozzarella di bufala tra i salumi e formaggi e infine la banana tra la frutta.

Il quadro che emerge dall’analisi condotta riproduce una tendenza da un lato verso la scelta di piatti della tradizione italiana quali la pasta al ragù, le lasagne alla bolognese e la pasta al pomodoro, dall’altro lato una forte propensione verso piatti salutari come le verdure al vapore, il riso basmati lesso, il petto di pollo ai ferri e tanta frutta.

Un dato di rilievo è rappresentato dalla scelta di piatti vegetariani che rappresentano ben il 73% dei piatti mangiati dai dipendenti, contro un 20% rappresentato dalla carne e un 7% dal pesce.
Infine, si nota come il pesce venga consumato molto di più il venerdì rispetto agli altri giorni della settimana, probabilmente retaggio di tradizioni culturali e religiose.

Dichiara Nicola Lamberti, fondatore di Planeat: “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati emersi dal nostro ultimo Osservatorio. Il dato che il 73% delle scelte dei dipendenti si orienta verso piatti vegetariani conferma una crescente consapevolezza verso un'alimentazione sostenibile e rispettosa dell'ambiente. Questo non solo riflette l'impegno di Planeat.eco nel combattere lo spreco alimentare, ma evidenzia anche una trasformazione nelle abitudini alimentari che incoraggia scelte più salutari e consapevoli. La nostra missione di proporre soluzioni che supportano sia la salute individuale sia la salute del nostro pianeta trova dunque conferma in queste preferenze.”

Come funziona Planeat

Nata a fine 2020 dall’iniziativa dell’imprenditore Nicola Lamberti nel periodo che aveva più che mai evidenziato l’urgenza di un nuovo approccio verso il pianeta e le sue risorse, Planeat.eco propone a famiglie, single e aziende la possibilità di fare la spesa alimentare e di pianificare i pasti acquistando ingredienti di qualità, freschi e preparati nelle esatte dosi per comporre le ricette, quindi senza sprechi e dispersioni (grazie a una tecnologia in grado di tracciare le abitudini di ciascun cliente, le quantità di ingredienti vengono ribilanciate per evitare sprechi).
Estremamente modulare e flessibile, Planeat offre agli utenti la possibilità di comporre menù a scelta sul portale, per il numero desiderato di giorni (per più settimane di seguito, o una ogni tanto) ricevendo poi a domicilio i kit di ingredienti freschi. Tra le 400 proposte sul portale si trovano piatti della tradizione ma anche vegetariani e vegani, studiati da un biologo nutrizionista per offrire miglior bilanciamento nutrizionale.
Dal 2024 è inoltre possibile, per i dipendenti delle aziende che finora hanno scelto lo slow and conscious food delivery di Planeat (tra queste AstraZeneca, Galbusera, Bending Spoons, SeaVision, BeSharp, Mind e Geico) di fare l’ordine per il kit pranzo entro le 11 del giorno prima, con la possibilità di arrivare fino alle 17 per alcuni piatti, fino ad esaurimento.
Ordinare il giorno prima consente di acquistare e preparare solo che ciò che verrà effettivamente consegnato e consumato il giorno successivo con un risparmio di materie prime acquistate che si traduce in prezzi più contenuti e maggiore sostenibilità. L’ordine programmato ha, inoltre, un vantaggio anche in termini logistici: il giro di consegna può essere organizzato per tempo, in base alla distribuzione sul territorio dei clienti e in base al traffico, consegnando più pasti in un’unica sede e dunque evitando la logica del classico delivery che impiega i rider effettuando consegne last e singole, producendo molto più inquinamento in atmosfera e traffico. Non ultimo: con questo sistema il cibo può viaggiare su mezzi di traporto di proprietà refrigerati (evitando il rischio di contaminazione batterica, come è stato denunciato per i cibi trasportati nei borsoni dei rider) e con personale logistico regolarmente assunto e retribuito.
Non solo: è anche attiva una sperimentazione con alcune aziende per utilizzare contenitori lavabili, andando così a risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti. Il pranzo, dunque, viene consegnato in contenitori che Planeat.eco ritira ogni giorno al termine del pranzo; i contenitori poi vengono sterilizzati e infine riutilizzati.

Planeat.eco è una piattaforma innovativa che realizza un nuovo modo di fare la spesa sostenibile per l’ambiente, per l’economia del territorio e per la salute. Nata a marzo 2020 dall’iniziativa dell’imprenditore Nicola Lamberti (già fondatore di 7Pixel e Trovaprezzi), Planeat.eco è una Società Benefit partecipata da StarTIP, Mercurio Holding e HB4. La società integra nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. Attraverso il sito e tramite l'app Planeat.eco, gli utenti possono fare la spesa alimentare in modo semplice e veloce, partendo dalle ricette e ricevendo a casa tutti gli ingredienti pronti per la preparazione, pesati e divisi in contenitori compostabili (presto sostituiti da contenitori lavabili e riutilizzabili): non si spreca cibo e non si producono rifiuti da packaging. Il meccanismo premiante è quello della pianificazione che permette di ottimizzare risorse e, quindi, di ridurre sprechi di tempo ed energia, impattando sempre meno sull’ambiente: dal suo lancio Planeat.eco ha finora gestito circa 244.000 ordini (di cui 214mila con il servizio aziende e 30 mila con le spese dei clienti privati) e “salvato” 52 tonnellate di cibo. Il servizio aziende si integra completamente nella filosofia di Planeat: i dipendenti possono scegliere ogni giorno il loro pasto tra 50 piatti freschi che variano tutte le settimane, e riceverlo comodamente (previa ordinazione entro le 11 del giorno prima) in ufficio. Qualora il costo sia inferiore al ticket pranzo previsto, i crediti possono essere caricati sul profilo privato del dipendente e donati in beneficienza per i pasti sospesi, oppure accumulati per la spesa di casa. Lato ambiente, i contenitori con cui vengono consegnati i kit pronti per la pausa pranzo sono tutti compostabili e riciclabili (come per la spesa privata); infine, lato aziende, Planeat offre sia la possibilità del comodato d’uso per il microonde, oppure anche servizi ad hoc di mensa co-gestita e di linea self.

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