Sani comodi e sostenibili: gli italiani apprezzano i prodotti di quarta gamma
Secondo un'indagine Bva-Doxa commissionata da Unione Italiana Food i prodotti di IV gamma hanno conquistato gli italiani che, però, non hanno conoscenze sempre corrette a riguardo
I prodotti di IV gamma sono molto apprezzati dagli italiani. Parliamo di referenze comode, sicure e sostenibili (poiché evitano gli sprechi) ma la loro conoscenza tra i consumatori non è del tutto capillare e si cade spesso in confusione, come emerge da un'indagine Bva-Doxa commissionata dal Gruppo IV gamma di Unione Italiana Food su un campione di 1.000 persone rappresentative di tutta la popolazione italiana.
Solo il 34% dei rispondenti, di fatto, ha dato la giusta definizione di prodotto di IV gamma (ovvero: “Sono Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma la frutta, la verdura e, in generale, gli ortaggi freschi, a elevato contenuto di servizio, confezionati in busta o in vaschette e pronti per il consumo”), mentre l’11% ha affermato che si tratta di “prodotti freschi, confezionati, da rilavare prima del consumo”. Infine il 9% li confonde con i surgelati e il 7% con verdure in conserva.
Inoltre, alla domanda “Come conservi il prodotto una volta acquistato?”, ben il 63% dichiara di trasportare il prodotto di IV gamma dal punto di vendita a casa in normali sacchetti non refrigerati. Solo il 34% si comporta correttamente, trasportando i prodotti di IV gamma all’interno di borse frigo.
Al di là dell'errore di definizione, i risultati dell'indagine confermano come i prodotti di IV gamma siano un'abitudine sulle tavole italiane: quasi 3/4 degli intervistati li acquista in modo regolare (38% abitualmente/tutte le settimane e 36% abbastanza spesso/2-3 volte al mese). Il 19% dichiara di acquistarli occasionalmente/1 volta al mese o meno, e solo il 7% dichiara di non acquistarli mai.
Questi prodotti vengono scelti principalmente per la comodità poiché consentono di risparmiare tempo (58%) ma anche (34%) per la porzionatura, perché si evitano sprechi di prodotto (30%), e perché sono prodotti che aiutano ad avere un’alimentazione sana, facilitando il consumo di verdure (26%). Ed infatti, i principali vantaggi vengono riconosciuti ai prodotti di IV gamma sono: essere pronti all’uso (per il 39% del campione), non devono essere puliti e rilavati (19%), evitano gli sprechi (19%), sono sicuri dal punto di vista igienico e sono controllati (13%), si possono verificare etichetta (5%) e provenienza (5%).
Il prodotto di IV gamma che domina le preferenze dei consumatori italiani è l'insalata in busta, acquistata dall'81% del campione, seguita ciotole, sempre di insalata, (acquistate dal 40% del campione), dalla frutta lavata e tagliata (30%) e dalle zuppe (29%).
Per quanto riguarda la frutta, il 16% dichiara di comprarla abitualmente/tutte le settimane, il 27% abbastanza spesso/2-3 volte al mese; il 33% 1 volta al mese o meno, mentre il 24% dichiara di non acquistarla mai.
Oltre che per la praticità e comodità (61) la frutta di IV gamma viene scelta anche per la il “possibilità di consumare frutta esotica comodamente" (32%).
Per quanto riguarda luoghi e momenti di consumo, il 79% degli intervistati dichiara di consumare i prodotti di IV gamma a casa, il 24% in ufficio/a scuola e il 23% fuori casa. Il momento di consumo prevalente è il pranzo dei giorni feriali (indicato dal 59% degli intervistati), seguito dalla cena nei giorni feriali (53%), dal pranzo nei giorni festivi (30%), come fuori pasto (23%) e a cena nei giorni festivi (23%).
Per questi prodotti l'attenzione ricade anche sulla riduzione degli sprechi: per il 48% del campione la IV gamma è migliore rispetto agli ortofrutticoli freschi preparati in casa. Analogamente, in relazione all’utilizzo di acqua, il 39% è ben informato e dichiara che la IV gamma garantisce un risparmio idrico, sebbene ancora un italiano su quattro sostiene il contrario. “Il prodotto di IV gamma, essendo già mondato, lavato e porzionato è a scarto zero. Gli scarti di produzione, inoltre, vengono riutilizzati al 100%, prevalentemente per l’alimentazione animale. Per quanto riguarda l’acqua vorrei dare un dato: il procedimento di lavaggio industriale consuma circa il 90% di acqua in meno rispetto a quello domestico, a parità di prodotto”, commenta Andrea Battagliola, presidente del Gruppo IV gamma di Unione Italiana Food.
Dal punto di vista igienico, il 29% del campione ritiene che la IV gamma sia migliore rispetto agli ortofrutticoli freschi preparati in casa, ma dal punto di vista nutrizionale, quasi un italiano su cinque non sa quanto i prodotti di quarta gamma che consuma siano nutrienti: “Dal punto di vista nutrizionale, gli ortaggi di IV gamma sono equiparabili a quelli di I gamma; va inoltre evidenziato, in questo senso, il fatto che, essendo già pronti per il consumo, i prodotti di IV gamma in effetti incentivano il consumo di frutta e verdura in molte persone la qualità e la sicurezza dal punto di vista igienico degli ortofrutticoli di IV gamma vengono assicurati attraverso un lavaggio e un’asciugatura accurati. Il lavaggio, per il quale la normativa nazionale prevede almeno due vasche a ricambio continuo di acqua, avviene con acqua potabile e attraverso sistemi tecnologici avanzati che – a differenza del lavaggio domestico – garantiscono un prodotto sicuro e conforme a legge. È per questo motivo che il ministero della Salute consente di commercializzare il prodotto come lavato e pronto al consumo”, conclude Andrea Battagliola.
Infine, le aziende che operano nel settore godono di un’ottima reputazione: la stragrande maggioranza degli italiani riconosce loro un maggior impegno in termini di proposte e servizio (77%), innovazione (71%), trasparenza (72%), sicurezza (67%) e sostenibilità (66%) rispetto a 10 anni fa.
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