Turismo: in arrivo il Green Pass per viaggiare. Fipe e Filiera Italia: si acceleri anche la ripresa della ristorazione
In arrivo a giugno il green pass per viaggiare in Europa, e da metà maggio in Italia. Fipe chiede la riapertura di bar e ristoranti senza spazi esterni
Fipe e Filiera Italia: si acceleri anche la ripresa della ristorazione
Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, accoglie con grande attesa l'introduzione del pass verde nazionale per favorire il turismo, chiedendo che si acceleri anche la ripresa dell'attività dei pubblici esercizi e di ristoranti e bar non solo all'aperto.“Le parole del Premier Draghi e del Ministro Garavaglia sulla prossima ripresa del turismo grazie all’istituzione di un “green pass”, sia in Italia che all’estero, sono un segnale molto importante che va certamente nella giusta direzione. - ha commentato Aldo Cursano, Vice Presidente della Fipe-Confcommercio - La mancanza di flussi turistici ha pesato moltissimo sulla crisi dei pubblici esercizi, anche nei pochi periodi in cui ci hanno concesso di lavorare. Ora, però, è necessario fare un ulteriore passo avanti e consentire a tutte le imprese del settore, non solo alla metà che ha a disposizione spazi esterni, di poter tornare a lavorare, già a partire dal 15 maggio, data in cui a quanto pare si potrà riprendere a viaggiare all’interno dei nostri confini. Una decisione in questo senso sarebbe certamente una boccata d’ossigeno per un comparto martoriato da 14 mesi di restrizioni. Ci auguriamo che possa arrivare quanto prima.”
“Bene anticipo aperture e allentamento coprifuoco, ma adesso si consenta ai ristoranti di aprire anche al chiuso a partire dal 17 maggio” così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, commenta le prossime misure di ripartenza. “ Consentire di lavorare solo all'aperto significa dare il via libera solo al 15% delle attività di un settore che ha perso l’80% del suo fatturato e oltre 240 mila posti di lavoro” ha proseguito il consigliere.
“I ristoratori in questi mesi hanno investito in sicurezza - ha concluso Scordamaglia - mettere nuovi arbitrari paletti, come la possibilità di aprire al chiuso solo fino alle 18, escludendo così la possibilità di lavorare a cena dove i locali fanno la maggior parte del loro fatturato, sarebbe l’ennesima beffa di cui davvero non si sente il bisogno”. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]