Arrivano gli aiuti per le imprese contro il caro energia
Approvato all'unanimità lo scorso venerdì il Decreto Aiuti Ter incentrato soprattutto sul contrasto al caro energia. Nel testo presenti alcune proposte avanzate da Fipe per la ristorazione, come l'estensione del credito d'imposta alle imprese non energivore
Lo scorso venerdì è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri il decreto Aiuti ter che rafforza le misure a sostegno delle imprese e delle famiglie per contrastare l’aumento dei costi energetici e ridurre il loro impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive.
Il provvedimento ha un valore di 14 miliardi di euro, che si aggiungono ai 52 miliardi già stanziati in precedenza dal governo a sostegno dell’economia italiana.
Le principali misure adottate vanno dalla garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette all’estensione del credito d'imposta. Introdotte, su proposta del ministro dello sviluppo economico Giorgetti, aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza superiore a 4,5 kw. Le risorse stanziate per questi interventi verranno concentrate nei mesi di ottobre e novembre per un ristoro immediato e più consistente sul caro energia.
Raddoppiati i benefici anche per gli impianti di risalita e in generale per tutte le attività produttive e commerciali non classificate come energivore mentre è stato previsto un contributo sociale, una tantum, di 150 euro per 22 milioni di cittadini che percepiscono redditi inferiori a ventimila euro lordi annui.
“È una boccata di ossigeno chiesta a gran voce dalle imprese interessate in un momento di difficoltà connessa alla crisi energetica. Ed è un tempo necessario per approfondire anche l’efficacia della norma stessa”, ha affermato il ministro Giorgetti.
I nuovi aiuti rappresentano un sostegno anche per il mondo della ristorazione; il governo, infattim sembra aver accolto parte delle proposte fatte in queste settimane anche da Fipe-Confcommercio, Federazione italiana dei Pubblici esercizi. “L’estensione del credito d’imposta alle imprese non energivore – commenta la Federazione – è un primo fondamentale passo per affrontare nell’immediato l’emergenza che stiamo vivendo. Avevamo anche chiesto di portare la percentuale di copertura dei costi extra al 50%, ma per ora pare che le risorse non permettano di andare oltre il 30%. Dopo due anni di pandemia e di lavoro a singhiozzo, le imprese della ristorazione sono di nuovo in gravissima difficoltà a causa dell’impennata dei costi dell’energia, delle materie prime e di un’inflazione fuori controllo. Ci auguriamo dunque che il prossimo governo prenda subito di petto la questione energetica intervenendo urgentemente con ulteriori misure”.
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