Asahi Super Dry: sempre più protagonista della cucina d'autore
Per capire il Giappone e la sua cultura bisognerebbe andarci almeno una volta nella vita. Per capire il termine “Karakuchi”, che in terra nipponica significa “gusto secco”, basta invece bere Asahi Super Dry, la birra super premium più venduta nei Paesi del Sol Levante che sta rivoluzionando il panorama birrario italiano grazie alla sua caratteristica “Super Dry” (gusto secco, appunto).
Il gusto "Karakuchi" che conquista il mondo
Un concetto, quello di Karakuchi (in giapponese si scrive 辛口), che racchiude un pensiero più ampio risalente al lontano 1987, quando Asahi Super Dry è stata prodotta per la prima volta in Giappone, definendo nuovi standard produttivi pensati per creare un gusto pulito, secco e rinfrescante in grado di pulire il palato ed essere perfettamente abbinato con il cibo giapponese ma anche con la più raffinata cucina internazionale. Queste particolari caratteristiche hanno decretato il successo internazionale di Asahi Super Dry in tutto il mondo, e anche in Italia, dove è stata apprezzata sin da subito da un popolo sempre attento all'eccellenza, alla qualità e allo stile.Il legame di Asahi Super Dry con la cucina d'autore
Asahi Super Dry continua il suo percorso nel mondo del fine dining italiano: dopo aver conquistato, tra gli altri, gli Chef stellati Michelin del calibro di Marco Martini, Giancarlo Morelli e Yoji Tokuyoshi, la birra giapponese è sempre più presente nelle cucine italiane di fama internazionale orgogliose di poter rappresentare e raccontare questa birra agli italiani. Con lo Chef Matias Perdomo, una stella Michelin nel 2011, del ristorante Contraste di Milano si aggiunge un nuovo tassello al percorso che porta Asahi Super Dry nella fascia dell’alta ristorazione italiana. Lo Chef nel corso dell’evento del 16 luglio presso il suo ristorante Contraste ha sposato appieno le caratteristiche del gusto Karakuchi, creando per la serata un menù ad hoc alla scoperta di questo gusto. “La mia cucina è un’armonia di contrasti: equilibrati, azzardati ma giocati con armonia…” - dichiara lo Chef Matias Perdomo. “È stata per me una bella sfida creare per l’occasione un menù in abbinamento con la birra, sfida che ho raccolto subito: con Asahi Super Dry è più facile, grazie al suo gusto Karakuchi in grado di lasciare il palato molto pulito”. Il menù della serata, creato ad hoc dallo Chef Matias Perdomo è stato pensato come un percorso multi-sensoriale vero e proprio, alla scoperta del Karakuchi di Asahi Super Dry: Karakuchi trio – una special box con i 3 antipasti Armonie di bianco - noodles di capesante, dashi e parmigiano Rivelazioni intriganti - sashimi di filetto di bue, foie gras e umeboshi Accordi sorprendenti - gnocchi di patate alla brace, panna acida e caviale Karma della tradizione - donut alla bolognese Un solo mare - astice in tempura, cupin di crostacei e cetriolo Chic Grill - entrana di manzo e mole alla brace Haiku di dolcezze - esperienza dolce Idillio finale - fine pasto e momento di incontro con lo Chef- Il primo piatto di portata è una delle specialità del ristorante: parliamo dei noodles di capepesante, parmigiano e dashi. Lo Chef ha lavorato sulla consistenza delle capesante, servendole con parmigiano e dashi, quindi nota sapida e affumicata che danno vita ad un abbinamento vincente che grazie ad Asahi Super Dry sarà apprezzato ancor di più;
- Sashimi di filetto di bue, foie gras e umeboshi: un leggero tocco d’Oriente e un abbinamento con la carne cruda e foie gras che, accompagnato da un sorso di Asahi Super Dry, sorprenderà tutti gli ospiti;
- Gnocchi di patate con panna acida e caviale: quest’ultimo, un accostamento inusuale con la birra, in questo caso è un “sale” acido per sdrammatizzare la parte affumicata della pasta. Per comprendere al meglio la filosofia di questo piatto si consiglia un sorso di Asahi Super Dry, in grado di pulire il palato ed essere perfettamente abbinato con questa portata;
- Donut alla bolognese: uno dei punti di forza dello Chef che si diverte a spiazzare i suoi ospiti, comunque rispettando uno dei piatti della tradizione culinaria italiana, la lasagna;
- Una gioia per la vista e il palato: astice in tempura, cupin di crostacei e cetriolo, quindi tecnica orientale e abbinamento classico, un mix reso ancor più speciale grazie al gusto pulito, secco e rinfrescante di Asahi Super Dry;
- L’esperienza di gusto accompagnata da Asahi Super Dry giunge al culmine con l’Entraña di manzo, servita con salsa amara, agrumi alla brace, cioccolato e mandorle;
- Per concludere in bellezza il viaggio multi-sensoriale, un’esperienza dolce che “coccolerà” gli ospiti per un idillio finale che porterà a compimento il viaggio alla scoperta del Karakuchi.
Lo stabilimento europeo di Padova
Per la produzione il Gruppo Asahi ha scelto lo stabilimento Birra Peroni di Padova, che fornisce tutta Europa. Lo stabilimento è dotato dei più elevati standard tecnologici e qualitativi necessari alla produzione di questa birra, rispettandone l’autentica e super segreta ricetta giapponese. Infatti, per ottenere il gusto così straordinario del prodotto, viene riposta un'estrema cura del dettaglio in ogni fase del processo di birrificazione. La Asahi Super Dry viene realizzata con un metodo di produzione innovativo che comprende una meticolosa selezione degli ingredienti, un processo di lunga fermentazione, la microfiltrazione e la non pastorizzazione. Quest’ultima avviene attraverso il processo ''na-ma'', che ne conserva la freschezza, permettendo alla birra di ottenere il retrogusto netto e pulito che la contraddistingue. Infatti, il gusto unico della birra numero uno in Giappone è il risultato della filosofia orientale del Kaizèn applicata al processo produttivo: spirito innovativo, cura del dettaglio e miglioramento continuo volto alla ricerca dell'eccellenza e della perfezione del gusto. Un mix perfetto di tradizione e innovazione nel rispetto dell'autentica ricetta giapponese che dà vita ad una birra unica nel suo genere, grazie proprio alla sua capacità di pulire nettamente il palato e non sovrastare il sapore dei cibi. “Siamo orgogliosi di aver portato Asahi Super Dry oltre i confini della birra, sdoganando anche in Italia il suo gusto Karakuchi, che la contraddistingue nel mercato delle birre internazionali” – sostiene Michela Di Pasquale, Asahi Super Dry Brand Manager. “In questi anni abbiamo contribuito a lanciare anche in Italia un trend che arriva direttamente dal Giappone, dove la birra diventa davvero parte integrante dell’alta ristorazione in abbinamento ai piatti del nostro Paese. Vogliamo che Asahi Super Dry non sia semplicemente una birra, ma rappresenti per il consumatore una vera e propria esperienza multi-sensoriale e, tramite l’abbinamento con il cibo, porti la degustazione ad un livello superiore”.Asahi Super Dry
Nella metà degli anni ‘80 Asahi Breweries introdusse una nuova categoria di birra, che era il risultato di lunghi anni di ricerca sul gusto dei consumatori giapponesi. Nacque così nel marzo 1987, una birra che ha decretato il successo mondiale dell’azienda, rivoluzionando il panorama birraio internazionale: Asahi Super Dry. Il suo gusto unico è il risultato della filosofia giapponese del Kaizèn applicata al processo produttivo: spirito innovativo, cura del dettaglio e miglioramento continuo volto alla ricerca dell'eccellenza e perfezione di gusto. Prodotta nel rispetto dell'autentica ricetta giapponese, Asahi Super Dry è una birra non pastorizzata che, attraverso il processo ''na-ma'', ne preserva la freschezza e permette di ottenere un retrogusto netto e pulito. In Europa è prodotta nello stabilimento Birra Peroni di Padova: sito già noto per i suoi altissimi standard di produzione, si è rivelato una scelta eccellente per spostare il processo produttivo originale per la prima volta anche in Europa e offrire finalmente, anche in Italia, l'esclusivo gusto Karakuchi di Asahi Super Dry.
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