#Blackoutdinner: i ristoratori protestano contro il rincaro dell'energia elettrica
Da Andrea Graziano di Fud Bottega Sicula parte la protesta #Blackoutdinner: oggi per un'ora i ristoratori spegneranno le luci dei loro locali
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Parte da Andrea Graziano, fondatore di Sicula l'iniziativa #Blackoutdinner che vuole portare l'attenzione sul peso che l'aumento dei costi dell'energia elettrica sta avendo sul mondo della ristorazione.
Con un gesto tanto semplice quanto di impatto, dalla Sicilia si invitano tutti i ristoratori alle ore 20 di oggi, 27 gennaio, a spegnere per un'ora le luci dei propri locali e continuare a lavorare a lume di candela.
La protesta viaggerà lungo i social dove verranno pubblicate tramite l'hashtag #Blackoutdinner le foto del proprio ristorante al buio e quelle dei gestori: un invito a metterci la faccia per sensibilizzare governo e istituzioni su un problema che presto farà sentire le sue conseguenze su tutto l'universo di imprese Horeca già provato dalle conseguenze della pandemia, e costretto ora a gestire e sostenere questo ulteriore peso.
L'iniziativa ha ricevuto il sostegno di Fipe Confcommercio Catania e anche dell'Associazione Ambasciatori Del Gusto; l’Ambasciatore Simone Padoan ha fatto sapere tramite la sua pagina Facebook che la spesa di fornitura elettrica relativa a un solo mese di attività nella sua pizzeria ha superato i 4 mila euro. “Godetevi la ristorazione, perché a breve esisterà solo nei ricordi. I costi rendono proibitivi i prezzi” ha dichiarato Padoan.
Aderisce alla protesta anche la sigla sindacale TNI Italia:I costi dell’energia sono insostenibili, nel bollette sono aumentate del 150% rispetto al 2020. A questi si aggiungono i rincari vertiginosi dei costi delle materie prime che stanno portando al fallimento un intero settore”, afferma il presidente di Tni Italia, Raffaele Madeo.“Le nostre imprese stanno licenziando, alcune hanno chiuso in attesa di riaprire, forse, di tempi migliori. Lanciamo l'ennesimo appello alla politica e alle istituzioni perché faccia presto. Il dl Sostegni è del tutto insufficiente e ogni giorno che passa è un'azienda in più che muore”.
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