Blocchi autotrasporto. Rischio serio per il settore agroalimentare

Nuovo allarme per il settore agroalimentare a causa delle proteste degli autotrasportatori: così si rischiano seri danni per le imprese.

23 Febbraio 2022 - 14:35
Blocchi autotrasporto. Rischio serio per il settore agroalimentare
[mp3j track="https://horecanews.it/wp-content/uploads/2022/02/Blocchi-autotrasporto.-Rischio-serio-per-il-settore-agroalimentare.mp3" Title="Ascolta la notizia in formato audio"] Nelle ultime ore, i principali quotidiani hanno riportato diversi episodi di contestazioni, a opera di gruppi autonomi di autotrasportatori che protestano contro il rincaro dei costi del carburante. Di circa 24 ore fa è il presidio davanti al casello dell'A18 San Gregorio, svincolo per entrare e uscire da Catania. Non mancano notizie provenienti anche dalla Puglia. UNATRAS, coordinamento delle maggiori associazioni dell’autotrasporto in Italia guidato dal Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani, si dice estranea alle azioni di violenza, ma non esclude il ricorso al fermo nazionale dei servizi se il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, presieduto dalla viceministra Teresa Bellanova, non produrrà risultati tangibili per il comparto. Così, il rischio per l'intero settore agroalimentare e l'Horeca diventa sempre più concreto. "Nuovo allarme per il settore agroalimentare", così Luigi Scordamaglia di Filiera Italia ha commentato gli avvenimenti delle ultime ore che in alcune regioni, soprattutto al Sud, stanno tenendo ferme le merci. "Un settore, il nostro, già vessato dagli aumenti dell'energia elettrica che hanno sfiorato il 400% e da quelli delle materie prime che vedono volare in un solo giorno il prezzo del grano di +20% su prezzi già altissimi". "Auspichiamo - ha continuato Scordamaglia - che Governo e sindacati trovino una soluzione alla protesta legittima dei trasportatori che oggi non riescono a fare fronte al caro carburanti, in un anno +25%, che si sta abbattendo senza pietà su tutta la filiera con esiti che si annunciano drammatici. Le difficoltà dei trasportatori sono del tutto comprensibili, e al carburante si aggiungono, infatti, i costi esplosi delle manutenzioni, dei pezzi di ricambio introvabili, delle ricariche elettriche dei camion frigo. Tutti incrementi di costo che le nostre imprese non riescono a compensare con un incremento di tariffe". Così ora a rischio sono gli approvvigionamenti alimentari italiani. "Se i blocchi non lasceranno passare i nostri prodotti - ha concluso Scordamaglia - corriamo seriamente il rischio, scongiurato per tutta la pandemia, di vedere vuoti gli scaffali dei supermercati". Da Italmopa un monito che riguarda le filiere nazionali di pasta e pane. L'Associazione Industriali Mugnai d'Italia ha commentato i blocchi dei trasporti su gomma mettendo in luce le gravi conseguenze per il comparto. Le iniziative degli autotrasportatori stanno fin da ora determinando il fermo produttivo di numerosi impianti molitori che operano nelle Regioni in cui è attiva la protesta” evidenzia Emilio Ferrari, Presidente Italmopa “Regioni peraltro particolarmente significative, a livello nazionale, nella produzione sia di frumento duro, sia di semole di frumento duro destinate alla produzione di un prodotto simbolo della nostra dieta quotidiana quale la pasta alimentare”. “Una situazione che non si era verificata neppure nel corso della fase più emergenziale della pandemia” precisa Enzo Martinelli, Presidente della Sezione Molini a frumento duro Italmopae che ha già provocato interruzioni sia nell’approvvigionamento in frumento duro dei nostri Molini, sia nella fornitura di semole di frumento duro all’Industria pastaria”. Riteniamo necessario” conclude Ferrari “un urgente intervento dei Ministri e delle Amministrazioni competenti volto a superare una situazione particolarmente delicata non solo per il settore molitorio ma per l’intera economia italiana”.
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