Cresce la produzione di ostriche italiane
Cresce la domanda nonché la produzione di ostriche italiane.
L'Italia risulta ad oggi il secondo mercato in Europa per il consumo di ostriche dopo la Francia.
Eraldo Rambaldi, direttore di Ama, Associazione mediterranea acquacoltori, all'ANSA ha così commentato questo fenomeno : "Stiamo superando le 200 tonnellate di prodotto allevato quando ne contavamo appena 33 nel 2015. Un'opportunità che permette ai nostri mitilicoltori di diversificare la loro attività basata prevalentemente su cozza e vongola verace. Si tratta di piccole quantità che riescono a fare concorrenza alla Francia perché puntano sulla qualità piuttosto che sulla quantità". È proprio dalla Francia che il seme del mollusco viene importato, anche se questo boom nel nostro Paese ha condotto ad avviare una produzione autoctona, come avviene a Goro. La qualità dell'ostrica nostrana ha generato una nuova fetta di mercato tanto che anche in Francia il prodotto made in Italy inizia ad essere sempre più richiesto. Ma secondo Rimbaldi qualcosa deve ancora muoversi: "È una realtà che andrebbe incentivata abbassando innanzitutto l'Iva oggi del 22%, portandola al 5% come ad esempio per le telline", precisa il direttore, spiegando che "le ostriche essendo ormai allevate in Italia non hanno più ragione di avere questa differenza di imposta, che invece grava sull'aragosta."