Crollano gli acquisti di frutta e verdura per i rincari. Coldiretti lancia l'allarme salute
Diminuiscono in modo preoccupante gli acquisti di frutta e verdura, a causa dei rincari e dell'aumento del costo della vita. Ma gli effetti sulla salute potrebbero costare ancora più caro.
È uno degli effetti delle difficoltà economiche e del caro prezzi che si riversano nel carrello della spesa. Gli italiani, informa Coldiretti, hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura che crollano nel 2022 dell’11% in quantità rispetto allo scorso anno, su valori minimi da inizio secolo. Secondo i dati Cso Italy/Gfk Italia, il consumo di frutta delle famiglie nel primo semestre del 2022 si è attestato a 2,6 milioni di tonnellate in quantità.
Gli italiani, sottolinea la Coldiretti, hanno ridotto del 16% le quantità di zucchine acquistate, del 12% i pomodori, del 9% le patate, del 7% le carote e del 4% le insalate, mentre per la frutta si registra addirittura un calo dell’8% per gli acquisti di arance, tra le tipologie più diffuse e apprezzate.
Un taglio, sostiene la Coldiretti, destinato nel tempo ad avere un impatto sulla salute. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), all'interno di una dieta sana e variegata, è di 400 grammi la quantità quotidiana di frutta e verdura che ogni persona dovrebbe consumare in varie porzioni divise fra i diversi pasti.
A pesare è stato l’aumento dei prezzi che sono rincarati al dettaglio per gli ortaggi del +12,2% e per la frutta dell’8,5%.
L’addio di un elemento base della Dieta mediterranea non è il solo dato di preoccupazione se si considera che in realtà a svuotarsi è l’intero carrello della spesa degli italiani che hanno tagliato complessivamente del 3% le quantità di prodotti alimentari acquistate rispetto allo scorso anno, sulla base dell’analisi Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo semestre 2022.
Gli italiani sono costretti a spendere di più per acquistare meno prodotti, sottolinea la Coldiretti, e questo è l'effetto dei prezzi che per gli alimentari segnano un aumento record complessivo del +9,6%, tra prodotti freschi e lavorati, nel luglio 2022 rispetto al 2021. L’aumento dei prezzi scatenato dal mix esplosivo del rincaro dei costi energetici e del taglio dei raccolti a causa del clima costerà nel 2022 alle famiglie italiane quasi 9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat.
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